Stanno destando allarme dei nuovi cartelli indicanti la presenza di autovelox lungo l'E45 nel tratto romagnolo. I nuovi pannelli nel tratto romagnolo, tra Verghereto fino a Ravenna, nei pressi degli ingressi, e segnalano un possibile ritorno ad un'epoca, risalente ad alcuni anni fa, quando la tratta dell'E45 era “tartassata” da autovelox mobili montati dalle Polizia Municipali dei piccoli comuni attraversati dalla superstrada, in cui ben minimo era il contributo alla sicurezza stradale, mentre ben superiore era l'afflusso di denaro che arrivava nelle casse di questi municipi. Ci pensò poi la prefettura a darci un taglio, indicando la Polizia Stradale come l'ente deputato ai controlli con autovelox sull'E45.

LA RASSICURAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE ==> CONTINUA

Il comandante provinciale della Polizia Stradale, tuttavia rassicura e spiega che sull'E45 per il momento niente cambia: “Non ci sono le condizioni amministrative per fare dei controlli della velocità diversi da quelli che già vengono attuati, vale a dire con l'immediata contestazione subito dopo la rilevazione della velocità”. Questa modalità risulta tuttavia piuttosto difficoltosa e pericolosa data la conformazione della strada: un tratto di montagna e collina con molte gallerie e viadotti, una corsia di emergenza ridotta e poche aree per la sosta in sicurezza delle auto. La questione è collegata essenzialmente ad una classificazione di legge della strada, che non rende possibile il controllo e la contestazione dell'illecito in differita. Nel tratto romagnolo dell'E45, inoltre, non esistono ad ora – e non sono in corso di installazione – autovelox fissi o tutor.

Anche il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini dà rassicurazioni: “Non ci è arrivata nessuna comunicazione da Polizia Stradale e Prefettura e non mi sono accorto di questi nuovi cartelli, pur percorrendo l'E45 tutti i giorni. In ogni caso chiederò informazioni più precise alla Prefettura”.

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