Cronaca

Caso di meningite nella vallata del Savio: ricoverato bimbo di un anno

E' stata già svolta la profilassi ai familiari e a tutte le persone che sono venute a contatto col piccolo

Caso di meningite nella vallata del Savio. Un bambino di circa un anno è stato ricoverato domenica scorsa all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale. Le sue condizioni fortunatamente non sono gravi e non è in pericolo di vita. E' stata già svolta la profilassi antibiotica per via orale, con lo scopo di bonificare eventuali portatori del germe, ai familiari e a tutte le persone (in totale 34) che sono venute a contatto col piccolo e, dal momento che il bambino non frequenta asili o altre comunità di coetanei nel comune in cui risiede, il pericolo di contagio è stato abbastanza limitato. Per questo motivo non è stata necessaria la procedura di profilassi per quanto concerne l’ambiente scolastico.

IL CEPPO - Le analisi di laboratorio eseguite sul sangue del paziente hanno consentito di identificare nel liquor il meningococco di tipo C. Il meningococco è un batterio che generalmente si localizza a livello della gola senza determinare alcun tipo di disturbo e solo raramente, in persone che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, causa delle malattie importanti quali la setticemia o la meningite.

L’infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di 3-4 giorni, anche se può variare da due a dieci giorni. Il meningococco C è uno dei ceppi contenuti nel vaccino antimeningococcico tetravalente che viene offerto ai bambini tra il 13° e 15° mese. Il bambino, che aveva appena compiuto l’anno di età, non era ancora vaccinato per ragioni anagrafiche. Le condizioni di salute del piccolo sono migliorate e sarà quindi trasferito dalla Terapia Intensiva al reparto di Pediatria.

continua nella pagina successiva ====> L'INTERVENTO DELLA LEGA

LA LEGA - "L’urgenza del problema, suggerisce che vengano introdotte misure straordinarie, per fare fronte alla questione - osserva il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli -. Dal primo gennaio del 2017  il vaccino contro il Meningococco è gratuito per tutti i nuovi nati, ma noi chiediamo all’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, di ampliare la fascia di gratuità anche ad altre fasce di età". Pompignoli chiede, in sostanza, all’assemblea legislativa di discutere la possibilità di "innalzare i livelli essenziali di assistenza pubblica, andando incontro alle esigenze di moltissime famiglie dimostratisi incapaci di sostenerne i costi".

Pompignoli chiede anche di sapere come stiano esattamente le cose, dopo l’episodio infettivo nella Valle del Savio, ed anche di riferire sugli adulti e le persone venute a contatto con il bambino ricoverato al Bufalini, in merito al trattamento di profilassi antibiotica che, da prassi, viene attuato in questi casi. Rimangono molti dubbi su quali e quanti casi si siano registrati in Emilia-Romagna, dal 2006 ad oggi, e quanti di essi abbiano comportato il decesso del paziente. "A questo proposito - conclude Pompignoli - chiediamo alla Giunta regionale di creare una task force (come già avviene in Lombardia, per esempio) composta dai massimi esperti di Igiene pubblica e Infettivologia, che approfondisca il quadro epidemiologico emiliano-romagnolo, valutando la possibilità di nuove azioni preventive da adottare contro il batterio del Meningococco di tipo B".


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