Cronaca

Matteo e Marco si sono giurati il loro eterno amore. Dall'altra parte protesta con cerimonia funebre

Secondo unione civile per la città di Cesena nonostante le proteste messe in campo da Forza Nuova

Seconda unione civile per la città di Cesena che, domenica mattina, ha visto convolare a nozze Matteo e Marco. Sposi bagnati, sposi fortunati, come si è solito dire e i due neo mariti nonostante la giovane età (Marco ha 27 anni, Matteo solo 21), hanno deciso di certificare la loro storia d'amore davanti ad amici e parenti. La loro relazione è nata coi social network: si sono conosciuti su un sito di incontri, 4 anni fa, e da quel momento non si sono pià lasciati arrivando anche al fatidico passo di convolare a nozze nonostante, come hanno sottolineato, Cesena non sia una città aperta alle coppie omosessuali. E proprio per manifestare la contrarietà alle unioni civili tra due persone dello stesso sesso, invitati non graditi alla cerimonia si sono presentati i militanti di Forza Nuova che, già in occasione del primo matrimonio omosessuale, avevano tapezzato la città di manifesti funebri. Per loro pochi minuti di presenza in piazza per poi essere allontanati dalle forze dell'ordine.

POSSIBILE CESENA - Sulla questione è intervenuta anche "Possibile Cesena", che sottolinea "l’ennesima manifestazione di intolleranza omofoba e di ignoranza. È stata un'ulteriore e preoccupante dimostrazione di come purtroppo anche nella nostra città siano presenti gruppi politici di chiaro stampo fascista che hanno nell'omofobia, nella xenofobia, nel razzismo e nella "paura del diverso" la loro ragion d'essere. L'unica ragion d'essere che invece dimostrano è quella dell'ignoranza, dell'anascronismo e della paura. L'amore è alla base di un'unione, di un matrimonio; la paura è alla base dell'odio. L'omofobia è il segnale di un disturbo mentale, l'omosessualità è una variante naturale del comportamento umano, come spiegato da numerose ricerche scientifiche". Da Possibile Cesena arrivano a Matteo e Marco "i migliori auguri per la loro nuova vita insieme come famiglia e manifesta a loro, alle loro famiglie e ai loro amici tutta la sua vicinanza. È inaccettabile che sia loro che tutta la città abbiano dovuto assistere a questa inaccettabile esibizione di pericolosa ignoranza. Esortiamo i Cesenati, il sindaco, l’amministrazione e tutte forze politiche democratiche della nostra città a prendere posizione senza se e senza ma facendo sentire forte la propria voce".

continua nella pagina successiva ===> IL COMMENTO ARCIGAY

IL COMMENTO DI ARCIGAY - Commenta Marco Tonti, presidente Arcigay "Alan Turing" Comitato provinciale di Forlì-Cesena e Rimini: "Si configura un allarme democratico da non ignorare. Ancora una volta Forza Nuova non perde occasione per fare una delle sue grevi carnevalate, inscenando un corteo funebre con tanto di finto frate in testa a una bara con sopra il nome dei due ragazzi, Marco e Matteo, che oggi si sono uniti civilmente a Cesena. È la seconda volta che succede e ci chiediamo quante volte ancora dovremo assistere a questo orrore prima che le forze dell'ordine prendano provvedimenti. Il messaggio è che se fai un'unione civile ti devi aspettare un corteo di squadracce nere nello stesso posto e alla stessa ora della tua cerimonia. Un messaggio chiaramente intimidatorio anche per le coppie future, che limita di fatto il diritto democratico delle persone di poter godere dei propri diritti nella serenità e circondati dall'affetto dei propri cari, un fatto grave che non deve più essere autorizzato né tollerato. Anche per questi osceni gesti presenteremo un esposto, perché chi si permette di intaccare la serenità delle famiglie omosessuali riconosciute dalla legge non deve pensare di poter rimanere impunito come avvenuto finora. Facciamo i nostri migliori auguri di buona vita e felicità a Marco e Matteo e alle loro famiglie, anche queste messe nel mirino dalle squadracce di Forza Nuova".

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IL COMMENTO DEL PD - "Sdegno e condanna per il tetro e offensivo spettacolo messo in piedi dai fascisti di Forza Nuova contro due cittadini cesenati, Marco e Matteo, che hanno visto riconosciuto il proprio amore attraverso la celebrazione dell'Unione Civile", è stato espresso dal gruppo consiliare del Pd. Proseguono i democratici: "La Legge che introduce in Italia le Unioni civili colma un ritardo storico del nostro paese nel riconoscimento dei diritti di tutti i propri cittadini, e va nella direzione indicata dai bellissimi articoli 2 e 3 della nostra Costituzione. L'atto non è però solo un atto offensivo e carico di disprezzo verso cittadini omosessuali, ma è anche un vero e proprio atto intimidatorio che pone le future coppie desiderose di unirsi in unione civile di fronte alla paura che la propria giornata di festa possa essere rovinata da provocazioni di matrice fascista e da possibili tensioni. Ringraziamo le forze dell'ordine per aver permesso che tutto si svolgesse in sicurezza e senza scontri, ma facciamo allo stesso tempo un appello alle autorità competenti affinchè simili atti intimidatori non si verifichino più. A Marco e Matteo, che non si sono fatti intimidire da questa vergognosa provocazione, vanno tutti i nostri migliori auguri di una felice vita assieme".

continua nella pagina successiva ====> IL COMMENTO DEI GIOVANI DEMOCRATICI

IL COMMENTO DEI GIOVANI DEMOCRATICI - I Giovani Democratici di Cesena hanno espresso "profondo sdegno" per "lo spregevole atto omofobo, liberticida e di stampo fascista perpetrato da esponenti di Forza Nuova in concomitanza della celebrazione dell’Unione Civile di due giovani sposi, un giorno di festa non solo per la coppia ma anche per la città intera. Cesena, città decorata con la Medaglia d’Argento al Valor Militare, non può e non deve accettare che per l’ennesima volta dei movimenti dichiaratamente fascisti infanghino il nome dei suoi abitanti attraverso queste ridicole pagliacciate con l’unico scopo di conquistarsi ignobilmente qualche riga sui giornali. Questa offesa alla Città di Cesena, tra l’altro già preannunciata, andava impedita e auspichiamo che verrà impedita in futuro casomai dovessero ripetersi atti analoghi. Chiediamo quindi alle istituzioni e alle autorità competenti di far rispettare le leggi dello Stato Italiano che sono ben chiare e non lasciano dubbi di interpretazione: ci riferiamo (tra le altre) alla Legge Scelba contenente disposizioni sul reato di apologia del fascismo, che va osservata e rigorosamente applicata. Un conto è la libertà di manifestazione, un altro conto è la diffamazione. I fascisti li vogliamo fuori dalla nostra città: chi intimidisce, provoca, aggredisce e diffonde episodi di intolleranza non rispecchia i valori della nostra comunità. Il fascismo non è un’opinione ma un crimine. La legge che porta il nome della Senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà — cioè quella sulle Unioni Civili e le Convivenze di Fatto — è stato un primo, ma non certo ultimo, importante passo in avanti per riconoscere finalmente i diritti di chi prima purtroppo non ne aveva. Noi come Giovani Democratici siamo orgogliosi di aver contribuito al raggiungimento di questo risultato ma di certo non ci fermeremo qui: i nostri obbiettivi futuri sono il Matrimonio Egualitario e l’introduzione del Reato di Omofobia che, oggi più che mai, ci sembra di importante attualità affinché questi tristi fatti non accadano mai più. Cesena, come tutta la Romagna, è una terra orgogliosamente accogliente e solidale che da con gioia il benvenuto alla formazione di questa nuova famiglia".


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