Cronaca

Diabete, donati al Bufalini sensori glicemici per gestire in maniera più serena la malattia

La donazione di sensori glicemici è uno dei progetti legati all’evento sportivo, di sensibilizzazione e solidarietà Diabetes Marathon, il principale evento sul diabete in Italia

Anche quest’anno l’associazione Diabete Romagna ha donato al reparto di Pediatria dell’Ospedale Bufalini di Cesena, dei sensori glicemici che i medici pediatri consegneranno alle famiglie di bambini con diabete che tutti i giorni si scontrano con le difficoltà e le preoccupazioni che questa malattia cronica e di difficile gestione impone. La donazione di sensori glicemici è uno dei progetti legati all’evento sportivo,  di sensibilizzazione e solidarietà Diabetes Marathon, il principale evento sul diabete in Italia. Diabetes Marathon, svoltosi ad aprile e alla sua terza edizione, ha riunito in Romagna centinaia di aziende, organizzazioni, volontari e migliaia di persone che con la loro partecipazione e generosità stanno dimostrando che è possibile fare in modo che il diabete non vinca mai sui sogni e sulle aspirazioni delle persone. L’acquisto di questa strumentazione quest’anno è stato possibile anche grazie alla campagna di comunicazione e di raccolta fondi “Un ombrellone per un sensore”, realizzata grazie alla generosità della Cooperativa Bagnini di Cesenatico e al portale di Shopping Online Tippest, che hanno creduto da subito nell’importanza di questo progetto. Alla consegna erano presenti il direttore dell’ Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale, Augusto Biasini e Tosca Suprani, medico pediatra referente per le famiglie di bambini con diabete, Romano Sami, per la Cooperativa Bagnini di Cesenatico e alcuni dei bambini beneficiari di questa strumentazione, tra cui Mia, testimonial della campagna “Un ombrellone per un sensore”, in rappresentanza di tutte le famiglie che beneficeranno di questa strumentazione.

Il diabete è una malattia complessa che necessità di quotidiani e costanti controlli per essere gestita in sicurezza e perché non insorgano pericolose complicanze che possono mettere in serio pericolo la vita del paziente. Sono circa 3.000 le misurazioni di glicemia che sono fatte in un anno da una persona con diabete, solitamente tramite un pungidito, per controllare il valore degli zuccheri nel sangue. Le misurazioni della glicemia sono necessarie poi per poter iniettare la giusta dose di insulina. Il sensore glicemico, rispetto al pungidito, viene inserito con una canula sotto cute e ha il vantaggio di misurare costantemente, nell’arco di tutte le ventiquattrore il valore della glicemia, rilevando i valori che vanno corretti. In questo modo vengono tenuti sotto controllo i picchi glicemici estremamente pericolosi per la salute della persona con diabete nell’immediato e nel lungo periodo. Il sensore glicemico, inoltre,  lancia una sorte di allarme quando la glicemia scende troppo e permette al bambino o al genitore di intervenire subito. Quando questi picchi glicemici si verificano durante la notte con il bimbo che dorme non è semplice accorgersene. Il sensore glicemico può salvare la vita ad una bambino con diabete. Vista l’importanza di questa strumentazione, di cui non sempre riesce a farsi carico il Servizio Sanitario Nazionale, anche quest’anno l’associazione Diabete Romagna, grazie alla generosità dei suoi sostenitori, è riuscita nell’intento di fornire la Pediatria dell’Ospedale Bufalini di Cesena di un numero sufficiente di strumentazione necessaria per restituire serenità a questi piccoli e alle loro famiglie.

Commenta Pierre Cignani, presidente di Diabete Romagna Onlus che durante l’anno, non solo fornisce strumentazione, ma offre anche il finanziamento di professionisti in supporto all’Azienda Sanitaria Locale per aiutare in maniera concreta le sempre più numerose persone con diabete del territorio romagnolo: “Siamo infinitamente grati a Luigi Angeli, CEO di Tippest, a Simone Battistoni, presidente della Cooperativa Bagnini di Cesenatico e al loro staff per l’impegno, il cuore e la professionalità che hanno dedicato ai nostri bambini e confidiamo che questo percorso iniziato assieme possa proseguire a lungo. Ringraziamo anche ogni singola persona che ha partecipato a quest’iniziativa, le aziende e tutte le realtà che sono con noi a Diabetes Marathon e chi ci sostiene in altro modo. Ogni piccolo contributo è davvero grande perché ci ha permesso di fare questa consegna. Avremmo voluto che in questo giorno ci fossero tutti quelli che ci hanno aiutato a fare quest’acquisto con noi, con i medici e con alcuni dei bambini che usufruiranno di questo servizio. Tra Cesena, Rimini e Forlì siamo riusciti ad acquistare sensori per il valore di circa 12.000 euro. Noi come associazione siamo solo un tramite tra la volontà di tanti di aiutarci e la necessità di queste famiglie di vivere una vita più serena. Ogni piccolo gesto concreto ci avvicina al momento in cui potremo dire che il diabete non deciderà più della vita di nessuno".


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