Cronaca

Contro-consigli e soldi pubblici al suo socio in affari, Dionigi si dimette da assessore

Tommaso Dionigi, l'assessore alla Trasparenza, con deleghe alle attività produttive e all'innovazione, ha rassegnato venerdì sera la sue dimissioni

Tommaso Dionigi, l’assessore alla Trasparenza, con deleghe alle attività produttive e all’innovazione, ha rassegnato venerdì sera la sue dimissioni. Ha anticipato le dimissioni ad alcuni organi di stampa con una lettera. Dionigi, 31 anni, dalla fine dell’estate è sulla graticola per una serie di presunti conflitti di interesse, la cui mancata risoluzione ha prodotto la dura protesta di tutte le opposizioni consigliari (Libera Cesena, M5S e Cesena Siamo Noi) che da oltre un mese disertano le sedute ufficiali del Consiglio Comunale per riunirsi in un contro-consiglio, dopo aver attuato uno "sciopero della parola2"

Dionigi è finito prima sotto l’occhio “indagatore” dell’ex consigliere comunale Davide Fabbri, che aveva messo in rilievo il suo triplice ruolo di amministratore pubblico, membro del comitato scientifico di CesenaLab ed infine imprenditore dello stesso settore in cui opera CesenaLab. Come referente di CesenaLab avrebbe quindi valutato il sostegno economico di aziende nascenti nello stesso comparto in cui operano le sue società già esistenti. Poi a fine ottobre è deflagrata la vicenda “Habenas”: il Comune di Cesena poco tempo prima aveva conferito un incarico da 36mila euro ad un socio in affari di Dionigi, con affidamento diretto e senza alcuna gara pubblica, giustificandolo con la difficoltà di reperire tali competenze (ma la vicina Forlì per un incarico analogo aveva fatto un bando esplorativo e speso 10mila euro). La società Habenas, dopo le polemiche, ha quindi rifiutato l’incarico già assegnato.

La questione ha minato profondamente i rapporti politici in Consiglio, anche con la scelta di Dionigi di rimanere al suo posto, mantenendo anche la delega alla Trasparenza, nonostante i diversi dubbi politici sulla vicenda, la richiesta ripetuta di alcuni gruppi politici di dimissioni (M5S su tutti), ben tre contro-consigli comunali di protesta. Il caso è stato inoltre oggetto di una denuncia alla Procura della Repubblica e all’Autorità anti-corruzione.

LA LETTERA DEL SINDACO SU DIONIGI ==> continua

LA LETTERA DEL SINDACO – Sabato mattina ha informato della vicenda i consiglieri comunali, il sindaco Paolo Lucchi: “Nelle scorse ore ho ricevuto la lettera di dimissioni dell’Assessore Dionigi”. Per Lucchi su Dionigi ci sarebe stato un “clima da caccia alle streghe come quello al quale l’uomo Dionigi è stato sottoposto in questi mesi”. Ed ancora: “Ben venga quindi un giudizio esterno, autorevole, formale, come quello che tutti attendiamo dalla Procura della Repubblica e dall’Anac, alle quali alcuni Gruppi consigliari paiono aver inviato esposti, con l’obiettivo di verificare se gli atti compiuti dall’Amministrazione, in particolare relativamente a “Cesena lab” ed in generale nei settori dei quali Tommaso Dionigi ha avuto la responsabilità, siano legittimi. E, se al termine del percorso formale, si evidenzierà il non rispetto delle norme, chi ne ha avuto la responsabilità attiva, dovrà naturalmente trarne le conseguenze. Tale valutazione, tale auspicio, almeno per parte mia, vale naturalmente per ogni amministratore pro tempore della cosa pubblica: a Cesena così come a Roma ed in ogni città d’Italia. E mi piacerebbe che lo stesso fosse per tutti gli esponenti politici della nostra città”.

“Ma, in attesa del giudizio formale di chi è delegato dalle leggi dello Stato ad esprimerlo, sul campo restano alcuni fatti: la violenza verbale con la quale Tommaso in questi mesi è stato aggredito ed il giudizio sul suo operato. Personalmente ritengo che Tommaso Dionigi sia stato un ottimo amministratore: creativo, innovativo, capace di rispettare al meglio i suoi interlocutori (il mondo delle imprese e del lavoro, l’Università), ma anche di progettare il futuro della nostra città. A lui si devono, infatti, progetti avanzati come quelli che ci contraddistingueranno in positivo come comunità relativamente alla nostra ampia rete di videosorveglianza, alla progettazione del Campus universitario, alla programmazione di una gamma di contributi per le neo imprese ed all’attivazione della “no tax area” a favore delle stesse.

“Quando per l’ennesima volta mi ha chiesto di dimettersi, guardando i suoi occhi, trovandolo sinceramente stanco ed abbattuto, non ho saputo più dirgli di no e le ho accettate, a quel punto con il dubbio che forse avrei dovuto e potuto consentirgli di ritrovare prima il suo percorso di serenità. In ogni caso il lavoro dell’Amministrazione non subirà rallentamenti: sin da oggi proseguirà il confronto cittadino (già avviato nei Quartieri, in vista degli incontri con le forze sociali ed economiche) sull’Attualizzazione del Piano di Mandato 2014/2019, così come, dopo una doverosa fase di riflessione, la Giunta riprenderà il proprio ordinario percorso di lavoro. Perché c’è una politica che si arrovella su polemiche fatte soprattutto di attacchi personali, che tanti neppure comprendono, ed una politica fatta di donne e di uomini che, senza avere la pretesa di essere infallibili, sanno di doversi mettere al servizio di tutta la nostra comunità”.


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