Cronaca

Intervista all'esorcista di Sarsina: ecco chi è il diavolo, dove si annida e chi lo manda

Sono oltre 70mila i fedeli che, ogni anno, arrivano alla basilica di San Vicinio a Sarsina per avere la benedizione dell'imposizione della catena

Sono oltre 70mila i fedeli che, ogni anno, arrivano alla basilica di San Vicinio a Sarsina per avere la benedizione dell’imposizione della catena, il collare di ferro utilizzato dal santo per fare penitenza e ritenuto in grado di cacciare il demonio dai posseduti. “Purtroppo – tiene subito a precisare don Fiorenzo Castorri, che da 7 anni ricopre il ruolo di esorcista – molti si accostano a questo rito con superstizione e, noi sacerdoti, cerchiamo di fargli capire che se vengono qui è perché hanno bisogno di Dio e non di una benedizione”. Delle tante persone che arrivano nell’entroterra cesenate, circa 200 ogni mese chiedono di poter parlare con un sacerdote asserendo di essere possedute dal diavolo ma è a questo punto che inizia la “scrematura” dell’esorcista per individuare quelli che, veramente, hanno nel loro corpo un’entità malvagia.
 
“Molti – spiega don Fiorenzo, allievo di padre Amorth – sono dei mitomani ed è abbastanza facile smascherare chi ha problemi psichici e non di natura religiosa. Quelli che affermano chiaramente di essere vittima di fatture o malefici, spesso indicando anche gli autori, molto difficilmente sono prede del diavolo. In sette anni che ricopro questo incarico, attualmente sono solo cinque quelli che sono chiaramente posseduti e che, settimanalmente, ricevo per scacciare il demonio dal loro corpo”. Per dichiarare una persona preda del diavolo, infatti, servono cinque indizi rivelatori: non accettano la mano del sacerdote ne la benedizione e l’imposizione delle mani, non vogliono assolutamente sentire parlare della Madonna, rifiutano di toccare la stola e, men che meno, di tenere al collo la catena di San Vicinio.

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“La catena – prosegue don Fiorenzo – è il mio ‘satana detecor’. È uno strumento molto potente e, insieme ad altri, è in grado di rivelarci la possessione del maligno. Il rito della Chiesa Cattolica, quando ci sono evidenti segnali della presenza del diavolo, prevede che il demonio possegga una persona in quattro modi. C’è la possessione, quando chi ne è colpito va in trance durante l’esorcismo, la vessazione, nel caso in cui il maligno affligga varie parti del corpo, l’ossessione, quando il cervello è guidato dall’entità, e l’infestazione che non ha nulla a che vedere coi fantasmi. In tanti hanno, come riferimento, il film ‘L’esorcista’ ma io, che dialogo con il diavolo cinque giorni a settimana, posso dire che non ha nulla a che fare con la realtà”.
 
Chi sono gli indemoniati?
Sono persone che si sono lasciate contagiare dal diavolo, allontanandosi dalla legge di Dio e avvicinandosi al demonio. Il mondo è dalla parte di nostro Signore ma, purtroppo, l’uomo segue quella del maligno. Quelli che sto seguendo sono persone sole, fragili e deboli. Sono i poveri dell’occidente che hanno perso il senso della speranza e affamati di potere, benessere e consenso. Uno degli aspetti più preoccupanti è che, durante gli esorcismi, è il diavolo stesso a dirmi che entra nel corpo della gente anche attraverso la televisione.
 
Ci può dire qualcosa sulle persone che, tutte le settimane, vengono a Sarsina per gli esorcismi?
L’esorcismo, per la Chiesa, è un evento privato per tutelare la privacy di chi si sottopone al rito. Le cinque persone che seguo sono tutte donne, tra i 40 e i 60 anni, e il male che le possiede si sposta lungo i loro corpi. Nessun medico sarebbe in grado di stabilire da cosa sono afflitte e, analisi approfondite, sarebbero negative ma, di fatto, è il diavolo che si sposta dentro di loro. Per liberarle dalle loro pene sono necessari esorcismi almeno una volta a settimana e che andranno avanti anche per 7 o 8 anni.

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Com’è il diavolo?
Ognuna delle persone che seguo ha un diavolo diverso. Alcuni sono molto loquaci mentre, altri, non vogliono parlare. Quelli che parlano, spesso, usano anche delle altre lingue che, la posseduta, non sapeva di conoscere. Durante gli esorcismi, i posseduti dimostrano una forza disumana tanto che servono almeno cinque persone per tenerli fermi. Nel nostro museo conserviamo una sedia di contenimento, per bloccarli, ma io non l’ho mai usata.

 



È riuscito a scoprire come, queste signore, sono state possedute?

Dei cinque casi che seguo, tre malefici sono stati fatti dalle suocere di queste donne che non volevano che i loro figli le sposassero. In un caso, invece, è stata la madre della vittima mentre, nell’ultimo, siamo ancora agli inizi e la situazione è ancora in corso di valutazione. Il maleficio avviene facendo mangiare alla vittima del materiale maleficato preparato da un sacerdote del diavolo. Si tratta di personaggi molto scaltri e, in ogni caso, che non si fanno pubblicità. Spesso sorrido quando una persona viene da me sostenendo di essere stata maledetta facendo nome e cognome di presunti maghi o fattucchiere. Chi, realmente, prepara queste cose rimane avvolto dall’oscurità.
 
Come avviene la liberazione dal demonio?
In sette anni da esorcista, solo in un caso sono arrivato alla liberazione dal maligno. Possiamo dire che una persona è liberata dal demonio solo quando, questa, non va più in trance durante l’esorcismo e non accusa più malesseri. In realtà, per gli esorcisti la vera liberazione dal diavolo avviene lontano dai loro occhi. È solo la Madonna che può liberare completamente l’indemoniato, uccidendo materialmente l’entità maligna tagliandole la testa, e questo avviene dopo anni di esorcismo in un santuario mariano.

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