Cronaca

Libri antichi rubati alla Biblioteca Malatestiana, denunciata una dipendente

Grande è stata la sorpresa quando gli agenti della Polizia di Stato sono entrati nella sua abitazione: all'interno, sparsi un po' ovunque hanno ritrovato una bella mole di libri

Nel corso del tempo si è portata a casa circa 150 pezzi tra libri e dvd della Biblioteca Malatestiana. Grande è stata la sorpresa quando gli agenti della Polizia di Stato sono entrati nella sua abitazione: all’interno, sparsi un po’ ovunque, dagli scaffali della libreria al garage, hanno ritrovato una bella mole di libri che in teoria dovevano trovarsi custoditi alla Malatestiana, tra questi anche una ventina di libri antichi, datati fine ‘700 e ‘800, uno dei quali firmato da Gaspare Finali, e appartenente al fondo donato dal letterato cesenate del Risorgimento.

E’ scattata la denuncia di furto aggravato nei confronti di una dipendente della Biblioteca. I poliziotti del Commissariato, guidati dal dirigente Michele Pascarella, erano sulle sue tracce dopo che, nel corso dell’inverno, erano stati segnalati alcuni furti all’interno della biblioteca, in particolare la borsa di un’utente e un ipod di proprietà della Biblioteca stessa. Gli agenti dell’Anticrimine, diretti dall’ispettore Paolo Di Masi, hanno quindi iniziato un’attività di accertamento nella massima discrezione, cercando di isolare le persone presenti al momento dei furti. Da quest’attività i poliziotti sono giunti a bussare alle porte della dipendente, incensurata e residente a Cesena.

All’interno, oltre all’Ipod ricercato sono spuntati  circa 150 pezzi, ancora muniti di fascetta di riconoscimento della biblioteca: una quarantina di dvd, un centinaio di libri per bambini e non (dai fumetti alle lezioni d’inglese, ai grandi classici della narrativa), ma anche una ventina di pezzi più antichi e delicati, come edizioni di oltre un secolo e mezzo di vita dei Promessi Sposi, della Divina Commedia, un’edizione in miniatura di “Miranda” di Fogazzaro, diverse opere minori di Dante Alighieri. Il valore di questi ultimi libri è ancora da valutare, ma a rendere il tutto più grave è stato il fatto che tali libri sarebbero stati sottratti dal patrimonio collettivo della conoscenza. 

La donna non ha saputo dare plausibili giustificazioni del possesso di questi libri e per questo è scattata la denuncia per furto, mentre altri reati sono tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria (pm Sara Posa). In particolare sono in corso gli accertamenti sull’archivio informatico della biblioteca, per verificare se sia stato "taroccato" e se prima dell’asportazione tali beni siano stati in un qualche modo “smagnetizzati” e “de-indicizzati”. E’ possibile  (ma i tecnici incaricati dal Comune sono ancora al lavoro) che le sottrazioni indebite siano avvenute anche grazie ad un “buco” del sistema informatico.

Tranquillizza, in ogni caso, il dirigente del Commissariato di Polizia Michele Pascarella: “Il patrimonio prezioso e di valore inestimabile della Biblioteca Malatestiana (che proprio per il suo contenuto è 'Patrimonio dell'umanità' dell'Unesco, ndr) come i codici manoscritti, si trovano in un’altra sezione della Biblioteca e sotto sistemi di sorveglianza”. Insomma, i furti sono avvenuti in aree a controllo più limitato della Biblioteca, ma in archivi e sezioni differenti del grande complesso bibliotecario. In sostanza, quindi, chi li ha trafugati aveva una notevole capacità di movimento. Sui libri più antichi, infatti, non era concesso il prestito esterno. “Di sicuro, se c’era qualche buco nel sistema di controllo nei libri, ora è in via di risoluzione. Da oggi la Malatestiana è più sicura”, continua Pascarella. In Biblioteca, inoltre, si sta facendo una verifica, attraverso l’archivio informatico, per controllare se ci sono stati altri ammanchi.

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Paolo Lucchi: ecco cosa ha dichiarato (clicca per leggere l'articolo)


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