Cronaca

Morta dopo aver mangiato Sushi, il ristorante: "Nessun altro si è sentito male"

La Procura della Repubblica di Forlì è in attesa degli accertamenti di tipo sanitario che permetteranno di capire le cause dell'improvvisa morte di una donna che ha mangiato del sushi

La Procura della Repubblica di Forlì è in attesa degli accertamenti di tipo sanitario che permetteranno di capire le cause dell'improvvisa morte di una donna, marocchina di 33 anni, morta dopo 5 giorni di agonia, iniziata con un malore accusato subito dopo aver mangiato del sushi in un ristorante fast food dell'area commerciale di Savignano Mare.

Il quadro clinico è al vaglio dei periti, coloro che dovranno analizzare la cartella medica, i risultati dell'autopsia e le analisi dei prodotti prelevati nel ristorante di sushi. I carabinieri del Nas, in ogni caso, dopo l'ispezione non hanno elevato alcune sanzione e non hanno riscontrato una situazione evidente di cattiva conservazione del pesce, che per preparare il Sushi viene servito crudo.

Di sicuro c'è che la donna soffriva di asma e questo potrebbe aver interagito con altri fattori, causando la morte. Il legale dellla catena di 42 ristoranti fast food tutti con la stessa insegna, con base a Reggio Emilia, ha spiegato, sentito dal "Resto del Carlino" che quel ristorante serve 400 pasti al giorno e che, in quella giornata sotto accusa, nessun'altro ha segnalato malori (ad eccezione del marito della donna stessa, residenti a Sant'Angelo di Gatteo, che ha spiegato di essersi sentito male e di aver vomitato). Inoltre, trattandosi di una catena di numerosi ristoranti, i fornitori del pesce sarebbero stabili e ben controllati dal punto di vista della lavorazione industriale. Il legale parla di un "controllo maniacale" sul pesce. Il caso resta oggetto di approfondimento investigativo.


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