Cronaca

Piano di Mandato, confronto a Borello. "Individuare attività utili per i profughi"

Spiegano Lucchi e Benedetti: "Abbiamo tutti convenuto sulla necessità di monitorare con attenzione e periodicità l'andamento dell'accoglienza a Borello, confrontandosi con il Quartiere ed i cittadini"

C’era da aspettarselo. Si doveva parlare di piano di mandato, programma per le periferie, regolamento dei quartieri nell’incontro di lunedì fra amministrazione comunale e consiglio del quartiere Borello. Ma inevitabilmente il confronto si è allargato al centro di accoglienza gestito dalla Misericordia Valle del Savio e che in questi giorni offre ospitalità notturna ai senza fissa dimora. All’incontro la Giunta era rappresentata dal sindaco Paolo Lucchi, dal vicesindaco Carlo Battistini, dagli Assessori  Simona Benedetti e Christian Castorri e dal capo di gabinetto del sindaco Matteo Marchi. Per il quartiere Borello, invece, erano presenti il presidente Andrea Gualtieri e i consiglieri Roberto Burioli, Alessandro Canali, Giuliano Fabbri, Matteo Monanni, Klaus Rossi, Dino Molari.

“Era inevitabile – commentano Lucchi Benedetti - affrontare questo tema, che è stato ed è ancora adesso centrale per la comunità di Borello. Il ragionamento ha toccato vari aspetti. Abbiamo parlato delle modalità di accoglienza portate avanti dal Comune, con le 18 strutture già aperte, delle attività socialmente utili svolte dai profughi, del monitoraggio continuo delle varie situazioni, e siamo arrivati a valutare cosa si potrà costruire a Borello con i profughi, quando arriveranno nelle prossime settimane. In questo contesto abbiamo raccolto anche quella disponibilità alla collaborazione con il quartiere che sia il Comune che la Misericordia hanno più volte auspicato, secondo un metodo che già sta dando frutti positivi (innanzitutto sul piano della coesione sociale) anche nelle frazioni vicine di San Vittore, Tipano e Gualdo, solo per fare alcuni esempi”.

“Inoltre - aggiungono sindaco e assessore - abbiamo condiviso l’idea che il Quartiere possa e debba svolgere un ruolo centrale nell'individuare i lavori socialmente utili (ad esempio, spazzamento e pulizie) che i profughi, come accade in tante altre parti della nostra città, potranno svolgere a beneficio di tutta la comunità borellese. Infine, abbiamo tutti convenuto sulla necessità di monitorare con attenzione e periodicità l'andamento dell'accoglienza a Borello, confrontandosi con il Quartiere ed i cittadini, con cadenza periodica di due-tre mesi”.

continua nella pagina successiva ===> PIANO DELLE PERIFERIE

PIANO DELLE PERIFERIE - Ma, al di là del tema fuori programma, l’incontro ha tenuto fede all’obiettivo di discutere insieme sul Piano delle periferie, sull’attuazione del Piano di mandato, sulle possibili modifiche al Regolamento dei Quartieri. Sul fronte del Piano dei Lavori, dal Consiglio di Quartiere è arrivata la richiesta di dedicare particolare attenzione alla viabilità della frazione di Casalbono e alla possibilità di ampliamento del cimitero di Borello.

“Anche sul tema del regolamento - segnalano Lucchi e Benedetti - si è sviluppato un ampio confronto, che è partito dalle ragioni che hanno portato alla elezione indiretta dei Quartieri per arrivare ad evidenziare le criticità nella comunicazione fra Comune e consiglieri. E alla fine tutti abbiamo concordato sulla necessità di continuare il confronto e di riflettere su possibili miglioramenti, che permettano di valorizzare  la funzione dei quartieri e, soprattutto, spingano i cittadini a una maggiore partecipazione sui problemi delle comunità e delle frazioni”.

Come già per le precedenti riunioni, anche l’incontro di Borello è stata l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta nei primi 18 mesi dei nuovi quartieri. Dall’estate 2015 al Quartiere Borello si sono svolte 14 sedute di consiglio, 2 commissioni tematiche, 23 assemblee pubbliche e 38 iniziative sociali, culturali, aggregative, ricreative.


Si parla di