Cronaca

Porto di Cesenatico, al via il nuovo regolamento. Nomi storici alle banchine

In un porto come Cesenatico, la parte del leone la fa il settore della pesca, per il quale l’ordinanza, nel confermare gli spazi tradizionali, introduce due importanti novità

E’ entrata in vigore nei giorni scorsi, dopo la firma del comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, tenente di vascello Stefano Luciani, il nuovo regolamento accosti del porto di Cesenatico. Si tratta di un provvedimento, previsto dal Codice delle Navigazione, attraverso il quale il Comandante del porto, sulla base delle esigenze locali, e delle caratteristiche del traffico navale presente, fissa le regole per l’ingresso e l’uscita dal porto, la navigazione all’interno del canale portuale, e la ripartizione dei vari spazi in banchina, assegnando ad ogni settore una sua destinazione specifica. In un porto come Cesenatico, la parte del leone la fa il settore della pesca, per il quale l’ordinanza, nel confermare gli spazi tradizionali, introduce due importanti novità. Si tratta, spiega Luciani, di "un’importante riordino dell’intero ambito portuale, per ottenere il quale determinante è stata la collaborazione sia del Comune di Cesenatico, sia delle Cooperative di pesca, a cui vanno i ringraziamenti per le tante proposte e osservazioni recepite nel testo dell’ordinanza, tutte, sempre, migliorative e rispondenti a reali esigenze di operatività e sicurezza".  

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LE NOVITA' - La prima riguarda la riassegnazione dei posti d’ormeggio ad alcune barche, secondo un criterio di maggiore ordine e sicurezza, tenendo conto sia del tipo di pesca effettuata, sia anche del pescaggio delle imbarcazioni, aspetto, quest’ultimo, assai delicato, che richiama all’attenzione la necessità di prevedere, quanto prima, un significativo dragaggio dei fondali. L’altra riguarda, invece, la destinazione di un tratto di banchina – a ponente, vicino all’area di attracco del Traghetto Mirko – alla vendita diretta del pescato: ogni pescatore può, nel rispetto di alcune prescrizioni normative, di rientro dalla battuta di pesca, vendere direttamente al pubblico piccoli quantitativi di prodotto ittico, e solo utilizzando i banchetti per la vendita posizionati di fronte al “vecchio squero”. 

UN NOME ALLE BANCHINE - Altra importante novità, poi, riguarda la denominazione delle banchine. Si tratta di una scelta dettata da esigenze di migliore gestione del traffico marittimo, per consentire una immediata identificazione di ciascun tratto di banchina anche a quelle imbarcazioni che, di passaggio, e provenendo da altri porti, potrebbero non avere dimestichezza con i tanti spazi dell’intero bacino portuale. E’ un’iniziativa promossa dalla Guardia Costiera, che ha visto il coinvolgimento, negli ultimi mesi, delle varie componenti socio-culturali della città, dal Comune, al Museo della Marineria, alle cooperative di pesca, e che ha portato alla valorizzazione delle tante figure storiche di rilievo legate alla realtà cittadina. 

continua nella pagina successiva ====> NOMI E STORIA

NOMI E STORIA - Così non potevano mancare, tra i nomi scelti, Leonardo da Vinci, ad novas, Giuseppe e Anita Garibaldi, Ciceruacchio e Marino Moretti; nasce anche la banchina “Lalla”, in ricordo di uno dei delfini simbolo del vecchio acquario di Cesenatico, che ha unito ed emozionato, con la sua storia, le due anime cittadine: quella del mondo della pesca e quella del settore turistico. Trovano una loro denominazione – giusto riconoscimento all’importante ruolo di valorizzazione e promozione dell’immagine storica del porto stesso che il Museo, da sempre, svolge – anche le due banchine destinate ormai da anni all’attracco delle barche storiche, sempre più simbolo di Cesenatico: da oggi, i tratti dal ponte di via Saffi, fino al palazzo del Municipio, diventano, rispettivamente, “banchina Museo della Marineria di ponente” e “banchina Museo della Marineria di levante”.
 


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