Cronaca

Profughi a Borello, il Comitato "gela" Lucchi: "Ribadiamo il nostro no"

Il Comitato Futuro Borello "gela" il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore Simona Benedetti

Si auspicava in una mediazione dopo l'incontro di martedì, ma il Comitato Futuro Borello "gela" il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore Simona Benedetti. Il Comitato precisa infatti "che non c'è alcuna mediazione possibile" e ribadisce "la volontà unanime di tutti i suoi numerosi iscritti di non volere l'apertura di qualsivoglia centro di accoglienza per aspiranti profughi e di non volere l'arrivo di aspiranti profughi sul territorio di Borello. Qualsiasi altra soluzione adottata dalla Giunta Lucchi, sarà interpretata come un atto d'imperio assunto contro la volontà degli stessi cittadini di Borello".

"CONCLUSIONI AFFRETTATE" - "I vertici comunali descrivono una realtà immaginaria, e traggono conclusioni affrettate - affermano dal Comitato -. Non si è mai parlato di un’ipotesi come quella descritta nel comunicato del Comune, la nostra apertura era ben diversa, ed era comunque solo un'ipotesi d'accordo. Tra l’altro è solo nell’immaginario del sindaco e dell'assessore Benedetti che non ci siano problemi di convivenza o tensione con gli stranieri ospitati nei quartieri cesenati. C’è da dire che la gente ha paura a denunciare e che è ormai rassegnata, le tensioni dei cittadini sono riconducibili anche ad episodi di arroganza e maleducazione, ma vi sono ormai quotidianamente notizie di cronaca che riportano episodi di spaccio, molestie, degrado, furti, ubriachezza, molestie sessuali stupri che vedono protagonisti immigrati, non solo richiedenti asilo. E molti di questi fatti non sono neppure riportati dagli organi di stampa e spesso neanche denunciati tanti sono ormai nella gente i timori, da un lato, e, dall’altro, la rassegnazione di non avere più voce in capitolo e di non essere tutelati dalle istituzioni".

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"BORELLO HA DATO" - "Non c’è alcuna possibilità di ragionare su un progetto di “accoglienza condivisa” che non ha alcun significato concreto e non risponde alle nostre richieste - continuano dal Comitato -. L’unica strada che può seguire il sindaco di Cesena è quella di comunicare alle autorità competenti che Borello ha già dato e che nel quartiere altri stranieri non saranno i benvenuti. Troviamo anche molto scorretto che sindaco e assessori si siano preoccupati di diffondere un comunicato che non rispecchia la volontà espressa dal Comitato e che, soprattutto, non rivolgano la minima preoccupazione, o che minimizzino sulle paure ed i timori che tanti cesenati stanno vivendo in svariate zone per la difficile e, a volte, impossibile convivenza con immigrati spesso senza diritto a rimanere nel nostro territorio".

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