Economia

Ortofrutta, il futuro è qui: numeri record per Macfrut 2017. Attesi oltre mille espositori

È un Macfrut dai grandi numeri la 34esima edizione in programma alla Fiera di Rimini dal 10 al 12 maggio

Otto padiglioni su un’area di 50 mila metri quadrati (+100% in quattro anni), picco di espositori (1100) con una crescita esponenziale dall’estero (+30%), 1200 buyers da tutto il mondo. È un Macfrut dai grandi numeri la 34esima edizione in programma alla Fiera di Rimini dal 10 al 12 maggio, tre giorni insieme ai protagonisti dell’ortofrutta, settore strategico dell’agroalimentare italiano, seconda voce dell’export con circa 5 miliardi di euro. Due gli ospiti d’eccezione della fiera internazionale: la Cina Paese partner, la Basilicata Regione partner. Numerose le novità unite dal doppio fil rouge dell’internazionalizzazione e dell’innovazione: Macfrut in campo, la rivoluzione vegetale, il punto vendita del futuro, la fragola frutto protagonista e tanto altro. Ad arricchire il tutto una cinquantina di eventi tra convegni e forum, nonché meeting e convention aziendali organizzati dagli espositori. "L’edizione di quest’anno dimostra il grande potenziale di Macfrut - afferma Renzo Piraccini, presidente di Macfrut -. I numeri ancora una volta in crescita e la decisa sterzata sul fronte dell’interesse oltreconfine, confermano il ruolo di Hub al servizio dell’export della filiera. L’ortofrutta è un settore strategico del made in Italy agroalimentare, Macfrut è la fiera di riferimento per l’innovazione e l’internazionalizzazione”.

Per il sindaco Paolo Lucchi, "Macfrut rappresenta un appuntamento di primo piano per l’intero sistema ortofrutticolo, e la spinta all’internazionalizzazione ha contribuito ad accentuare questo ruolo: oggi la manifestazione ha dimensioni più che raddoppiate rispetto a tre anni fa, tanto che ormai sarebbe persino impossibile collocarla fisicamente nella struttura originaria di Cesena. Un risultato che nasce dalla scelta di proiettarsi con decisione verso il futuro, e non solo perché, alla vigilia dell’edizione 2017, il management sta già lavorando per il 2018, ma soprattutto perché c’è la consapevolezza che oggi più che mai l’impegno per l’innovazione è la chiave di volta per affrontare le sfide dell’economia. Così, in questi anni, Macfrut ha dimostrato come sia possibile far crescere le imprese di un settore fondamentale come quello agricolo, con obiettivi ambiziosi nel campo dell’innovazione produttiva, tecnologica, di servizi. E anche per questo oggi l’Emilia Romagna si presenta come la regione italiana più dinamica, con il Pil aumentato dell’1,4 nel 2016, facendo registrare il dato migliore a livello nazionale e poco distante dal +1,8 della Baviera".

“E’ un buon momento per il comparto ortofrutticolo italiano, con i consumi in ripresa sul mercato interno ormai da due anni - ha chiosato Simona Caselli, assessore regionale alle Politiche Agricole e presidente di Areflh -. E’ un trend che va sostenuto, intensificando gli investimenti in ricerca e innovazione perché i consumatori chiedono prodotti di qualità e innovativi, in linea con la ricerca sempre più marcata di stili di vita sani e attenti all’ambiente. Allo stesso tempo non va rallentato l’impegno sul fronte dell’export, sbocco pressoché obbligato per un grande paese produttore con l’Italia, spingendo sugli accordi commerciali, nonostante i crescenti protezionismi, ma anche sull’aggregazione produttiva e sulle grandi piattaforme logistiche".

"In entrambi i casi Macfrut si sta confermando anno dopo anno come un appuntamento strategico per gli operatori del settore. Non è un caso che questa grande fiera dell’ortofrutta abbia – pur nella crescente vocazione internazionale - le sue radici in Emilia-Romagna, grande regione ortofrutticola con ben 27 Organizzazioni di produttori e 6 Associazioni di Organizzazioni di produttori, per circa 11mila aziende aggregate e un comparto che complessivamente vale 1 miliardo e 100 milioni di euro, l’11% dell’ortofrutta nazionale”, conclude.

continua nella pagina successiva ====> VETRINA DELL'INNOVAZIONE

Macfrut, vetrina dell’innovazione - Se c’è un settore che ha dimostrato tutta la sua dinamicità è quello ortofrutticolo da sempre tra i più innovativi dell’agroalimentare. Una sfida ampiamente raccolta da Macfrut che si propone come la vetrina dell’innovazione a 360 gradi. A partire da una novità assoluta nel panorama fieristico del settore: Macfrut in Campo. Una grande area di 700 mq allestita all’interno dei padiglioni della Fiera di Rimini dove verrà riprodotto un vero e proprio campo prova con all’opera le macchine agricole più innovative. Nei tre giorni della fiera, dalle 11 alle 13, su un’area di 35x20 metri, si svolgeranno in diretta prove in campo con le più moderne tecnologie della fragolicoltura e dell’orticoltura (seminatrici, trapiantatrici e raccoglitrici).

Altra grande novità è rappresentata dal comparto dei microgreens, germogli e baby leaf: quella che viene definita una vera e propria rivoluzione vegetale. Saranno in Fiera tutti i leader mondiali di questa area, tra cui l’olandese Van der Plas, leader mondiale dei germogli, che opera con 15 stabilimenti nel mondo, e Koppert Kress, leader mondiale delle microgreens. Grazie all’accordo strategico con Assosementi, che sarà presente anche con un proprio spazio istituzionale, prenderanno parte alla manifestazione le principali aziende sementiere che operano in Italia. Una sorta di “antipasto” in vista di un vero e proprio "Macfrut Seeds" nel 2018.

Anche sul fronte delle tecnologie si potranno toccare con mano i nuovi modelli di serre verticali: non prototipi, bensì vere proposte commerciali che prefigurano scenari totalmente innovativi. Presenti in fiera anche soluzioni per la coltivazione domestica dei microgreensi, e proposte per il punto vendita del futuro dove si potranno produrre e vendere diverse tipologie di ortaggi (area New Retail Solution). E per valorizzare l’innovazione nella filiera, in partnership con L’Informatore Agrario è stato confermato il Macfrut Innovation Award. Valutate da una qualificata giuria di esperti, verranno premiate le innovazioni più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti.

Per Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche Agricole, "Macfrut, ha dimostrato, con le iniziative e le partnership messe in cantiere negli ultimi anni, che mettendo a sistema azioni coerenti e di ampio respiro, si può sostenere la competitività e lo sviluppo armonioso del settore e confermare il primato dei nostri prodotti. Occorre procedere su questa linea che vede nell’integrazione e nell’innovazione la chiave di volta per la crescita di un comparto così strategico per il nostro sistema Paese”.

continua nella pagina successiva ===> Macfrut, hub internazionale

Macfrut, hub internazionale - Macfrut 2017 ospiterà una presenza estera come mai è avvenuto. Due numeri a riguardo: il boom degli espositori stranieri cresciuti del +30%, con l’aggiunta di delegazioni dai Paesi più diversi; l’incremento dei buyer arrivati alla cifra record di 1200, col quale gli espositori si potranno interconnettere attraverso la piattaforma multimediale b2b messa loro a disposizione. Gli Stati presenti saranno quaranta con numerose new entry, in rappresentanza dei cinque Continenti. Tra le novità, Angola, Etiopia, Uganda, Guatemala, Nicaragua, Costarica e Uruguay. Delegazioni di operatori sono previste da Mozambico, Zimbabwe, Zambia, Sud Africa, Senegal, Ghana, Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Bielorussia, Ucraina, Russia.

Particolarmente numerose le delegazioni provenienti dall’India con i più importanti importatori di ortofrutta, e dal Medio Oriente (in particolare Arabia Saudita, Qatar, Bahrein) con la presenza delle catene Carrefour Arabia Saudita ed Emirates, Al Jazeera, Lulu Supermerket. Fondamentale nel percorso di internazionalizzazione il sostegno dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Partner di Macfrut in questo cammino il gruppo bancario UniCredit, main sponsor e business partner, e Coface, uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti.

"Per sostenere la sempre maggiore internazionalizzazione di MacFrut, UniCredit prosegue nel suo impegno di main sponsor della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto per i professionisti dell'intera filiera dell’ortofrutta - sottolinea Luciano Cenedese, responsabile International business di UniCredit -. Il ruolo di UniCredit non è quello di un semplice sponsor: il Gruppo bancario si conferma anche per l’edizione 2017 partner strategico di MacFrut, rinnovando una sinergia vincente per lo sviluppo del business. Grazie al proprio network internazionale, infatti, UniCredit ha in concreto tutte le caratteristiche per sostenere Cesena Fiere in questo percorso, per favorire l'internazionalizzazione delle imprese locali, attraverso prodotti e servizi bancari dedicati a supportare l’avvio e l’incremento di contatti, rapporti d’affari, trading (import/export) come pure la conquista di stabili e durature quote di mercati esteri per il tramite di investimenti diretti. Un impegno concreto per la crescita delle imprese e dell’economia del territorio”.

Cina Paese partner - Discorso a parte merita la Cina, Paese partner dell’edizione 2017. Saranno ben 20 gli espositori dal Gigante Asiatico, con l’aggiunta di una trentina di importatori invitati. Il motivo di questo interesse per l’Italia è presto detto: il nostro Paese è il primo esportatore europeo di kiwi in Cina, da poco si è aperto il mercato delle arance, c’è attesa per l’apertura su mele e pere. A riprova di tutto ciò la nascita di Mac Fruit Attraction China, in programma a Shangai dal 22 al 24 novembre prossimo, a testimonianza di un’asse sempre più strategico per il settore ortofrutticolo italiano. In Fiera anche il Forum dedicato ai mercati dell’Asia e del Medio Oriente che vedrà la partecipazione dei big mondiali del retailer e dell’e-commerce cinese, tra cui Alibaba Hemfresh, Frutacloud, Vanguard, Danube, Artico Solutions, Pagoda.

"La recente visita del Presidente Mattarella ha consolidato le ottime basi dei rapporti bilaterali tra i nostri due Stati - evidenzia Li Ruiyi, ambasciatore della Repubblica popolare cinese -. L’Italia è uno dei maggiori investitori europei in Cina, l’agroalimentare uno dei cinque ambiti di priorità. Le esportazioni italiane di ortofrutta in Cina sono state pari a 27 milioni di euro, con un +12,8% rispetto all’anno precedente. Tutto questo in un contesto di crescita della nostra economia del +6,7% e un reddito procapite del +6,3%. Nei prossimi cinque anni la Cina importerà complessivamente 8mila miliardi di dollari”.

continua nella pagina successiva ====> Basilicata Regione partner

Basilicata Regione partner - Se la fragola è stata scelta a frutto simbolo dell’edizione 2017, quasi fatale l’incontro con la Regione Basilicata, primo produttore italiano di fragole, che su questo frutto ha costruito il rilancio della propria ortofrutticoltura. Non solo la Regione sarà presente con una grande area ma metterà in campo un evento unico nel panorama fieristico internazionale: la possibilità ai top buyers di visitare, al termine della fiera, le zone produttive del Metapontino con voli privati dall’aeroporto di Rimini alla aviosuperficie di Pisticci. Un breve tour per toccare con mano alcune tra le più dinamiche realtà del mondo ortofrutticolo, e visitare Matera, capitale Europea della Cultura 2019. Per Luca Braia, assessore Agricoltura Basilicata, "la fragola è il frutto del riscatto dell’ortofrutta italiana, prodotto che ha trovato nella Basilicata il luogo ideale, vincendo la sfida della qualità in Europa, così come ha fatto la città di Matera capitale Europea della Cultura 2019. Nella nostra regione sono 958 gli ettari dedicati alla fragola, su una superficie di 28mila ettari vocati all’ortofrutta. A Macfrut avremo uno stand di 200 metri quadrati dedicati alle principali produzioni di ortofrutta, occasione di sistema per l’intero territorio”.

Ortofrutta, settore strategico del made in Italy - Se il settore food italiano vale al consumo 150 miliardi di euro, seconda voce dell’economia nazionale dopo il settore meccanico, l’ortofrutta riveste una componente fondamentale con una produzione lorda vedibile di circa 12 miliardi di euro. L’Italia è tra i primi al mondo con una produzione di oltre 10 milioni di tonnellate di frutta all’anno, quasi 6 milioni di tonnellate di ortaggi, e un fatturato in valore che si aggira a oltre 12 miliardi di euro (24% dell’agricoltura italiana).

In ripresa per il secondo anno consecutivo i consumi domestici che hanno registrato un +1,4% nel fresco. In termini assoluti nel 2016 l’acquisto di ortofrutta è stato pari a 8,27 milioni di tonnellate generando una spesa totale di oltre 13,7 miliari di euro (+1,4% sul 2015), a fronte di prezzi stabili nell’ultimo triennio. Allungando la serie storica di riferimento, da 10 anni a questa parte, la vera rivoluzione non si è verificata nei volumi (+0,4%), ma nei prezzi medi di acquisto che sono passati da 1,55 euro al chilo agli attuali 1,66 euro al chilo (+6,8%). Nel dettaglio, la frutta registra un +2,1% dei volumi, mentre gli ortaggi un moderato +0,6%.


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