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A Sogliano "Velodimaya", il monologo comico di Natalino Balasso

Sabato 19 marzo, alle 21, il Teatro Turroni di Sogliano al Rubicone ospiterà il grande comico Natalino Balasso nel suo ultimo spettacolo, Velodimaya.
Come possiamo raccontare i drammi del contemporaneo senza cedere allo sconforto? Solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso l’arte della risata.
Velodimaya è una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle nazioni. Le nazioni moderne non sono nazioni, sono affari. 
E in tutta questa compravendita, qual è la verità?
Navighiamo attraverso il racconto dei desideri e delle paure dei nostri attuali compagni d’avventura in questo lembo di terra.
Stiamo giocando a un gioco in cui le carte sono truccate e le regole sono tutte da scoprire, è un gioco antico che, quando sembra fare un passo avanti, sta solo prendendo la rincorsa per tornare al punto di partenza.
Siamo dentro un film, ciascuno di noi recita un personaggio, chi meglio, chi peggio, ma tutti facciamo finta.
A questo punto il nostro personaggio è costretto a indagare, come fosse un detective di un film giallo, ci sono solo prove indiziarie, il quadro non è chiaro.
Visti da lontano, in questo nostro affannarci, anche nel nostro inciampare, facciamo ridere.

“Sono un essere pensante abbastanza contemporaneo. Vivo tra la via Emilia e il Nord Est. Per campare faccio l’attore soprattutto in teatro, ma anche nel cinema e in televisione. Qualche volta faccio ridere. Scrivo libri di narrativa, meno di quanti vorrei scriverne. Ritengo che il Ministero per la Semplificazione dovrebbe cominciare tagliando se stesso. In una lingua sanscrita di 4000 anni fa la parola “stelle” si diceva “staras”, oggi gli americani dicono “stars”; credo che negli ultimi 4000 anni non abbiamo detto niente di nuovo sotto le stelle”. (Natalino Balasso)


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