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Alla scoperta dell'atlante dei paesaggi di Zangheri e Rosetti

Fortemente collegato ad alcuni dei temi più rilevanti ai quali Emilio Rosetti ha posto la sua attenzione nella fondamentale opera "La Romagna. Geografia e storia", l’incontro intende proporre una chiave di lettura dei paesaggi del territorio romagnolo descritto da Rosetti e Zangheri.

Nella sua tesi Daniele Zavalloni dà risposta, infatti, in primis all’art. 6 della Convenzione Europea del Paesaggio: «individuare i propri paesaggi, sull’insieme del proprio territorio; analizzarne le caratteristiche, nonché le dinamiche e le pressioni che li modificano; seguirne le trasformazioni; valutare i paesaggi individuati, tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti dai soggetti e dalle popolazioni interessate».

Rosetti e Zangheri sono, dunque, gli autori di riferimento e la scelta non è casuale: entrambi romagnoli, entrambi studiosi della propria terra, anche se a diverso titolo, ma con un comune fil rouge che li lega.

Pietro Zangheri è stato forse il più completo naturalista che ha descritto in modo preciso e scientifico la Romagna, ma la sua attività si è confrontata ed ha ricevuto linfa dai contributi e dalle ricerche di Rosetti, il quale – per primo – aveva, tra le altre cose, tracciato i confini della regione, che non sono amministrativi, ma naturali.

La conferenza, affidata a due esperti del settore, sarà anche un’occasione per occuparsi dell’interazione tra fauna e paesaggio e quindi, pur in senso non sempre positivo, dell’uso funzionale dei nostri territori.


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