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Manoscritti, stampe, fumetti d'epoca e molto altro: in Fiera arriva "C'era una volta...il libro"

c'era una volta il libro - conferenza stampa

Due giorni dedicati agli introvabili, ai dimenticati, alle scoperte. Protagonista è il libro antico, in tutte le sue forme: manoscritti, stampe, almanacchi, carte geografiche, manifesti, fumetti, a coprire un arco temporale che va dal 1500 al 1900. Questa è la prima edizione di "C'era una volta...il libro", un imperdibile appuntamento per bibliofili e bibliomani, collezionisti, amanti o anche solo curiosi del genere, organizzato da Blu Nautilus con il patrocinio di Comune e Provincia (e curata da Alessandro Sistri) che si terrà sabato e domenica 20 e 21 febbraio alla Fiera di Cesena, nel contesto della mensile rassegna dedicata all'antiquariato.

"Si tratta di un evento unico, che è stato proposto per rilanciare la fiera dedicata alle antichità dopo le restrizioni rivolte agli hobbisti nel 2015" afferma Fausto Bianchini di Blu Nautilus. Anche il Presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, considera l'appuntamento "un passo verso la riqualificazione del polo, che entrerà in piena attività a settembre, quando sarà ultimato il padiglione B".

54 espositori specializzati provenienti da tutta Italia, da Milano a Napoli, da Torino a Genova, da Bologna a Pesaro, saranno infatti al polo fieristico dalle 9 alle 19 di entrambi i giorni, accanto alla consueta "C'era una volta..l'antiquariato" (che conta, già di suo, circa 300 espositori). Un'occasione da non perdere per i collezionisti, e per il pubblico di non esperti allo stesso modo: infatti sarà disponibile in sala un restauratore, a cui si potrà ricorrere per una consulenza riguardo la valutazione del materiale in esposizione.

Collateralmente verranno anche ospitate quattro mostre raccontate attraverso volumi d'epoca. La prima, "Scienza, terra e Wunderkammer", è una raccolta bibliografica della storia della geologia con al centro la biblioteca scientifica di Deano Pantoli, accompagnata dalla collezione di fossili di Franco Gardella, per ripercorrere cinque secoli di scienza rifacendosi a quelle "stanze delle meraviglie" così tremendamente in voga nel Cinquecento. La seconda avrà al centro la figura di Pellegrino Artusi, con un'esposizione dei libri e della memoria artusiana: ci saranno infatti le quindici edizioni del celebre ricettario "La scienza in cucina e l'arte del mangiar bene" curate direttamente dal gastronomo di Forlimpopoli, e quelle successive, nonchè i suoi due saggi critici su Foscolo e Giusti. La terza mostra sarà dedicata invece agli oggetti grafici dell'epoca: "Raffinata scrittura: due secoli di calamai e spargi polvere" è un omaggio alla forma, manuale, della tradizione della scrittura, che condizionava, ai tempi, l'estetica degli utensili.
L'ultima esposizione è un'antologia dei "Luneri di smembar", il calendario-culto in Romagna, ininterrottamente pubblicato a Faenza dal 1845.

"C'era una volta...il libro" sarà una grande, ricchissima mostra mercato che non a caso si svolge a Cesena, centro di grande tradizione libraria: si sono da poco concluse le commemorazioni per il centenario della morte del letterato Serra e, non dimentichiamolo, è proprio nella nostra città che, 550 anni fa, nacque una delle prime biblioteche pubbliche al mondo per volontà di Malatesta Novello, e oggi Memoire du Monde nei registri dell'UNESCO. 

Il libro cartaceo, allora, anche nell'era del digitale è oggetto di enorme interesse. C'è qualcosa, nella carta, che prescinde i progressi della tecnica e rimane al centro dei nostri desideri. "Il libro è tuttora vivo, e i volumi antichi stanno attraversando un periodo d'oro. Certo, l'aspetto commerciale di una rassegna del genere è da tenere in grande considerazione, ma oltre a questo c'è anche un altro discorso, ossia che in un libro sono racchiuse le emozioni - e il sapere - di mondi passati. Ecco quindi che l'appuntamento ha anche un'altissima valenza culturale", spiega Sistri, che entrando nel dettaglio rivela che, sparsi fra i tantissimi espositori che con entusiasmo hanno risposto alla chiamata, troveremo rarità come un Pinocchio di Collodi in salsa futurista, Gadda, Cocteau, Pound, illustrazioni di Dürer, solo per citarne alcuni. E poi cartoline, foto d'epoca, Cinquecentine, pergamene, insomma, tutto ciò che un collezionista può desiderare. 
Secondo Elisabetta Bovero, dirigente del settore Biblioteca Malatestiana, Cultura e Turismo, "cartaceo e digitale non sono in diatriba fra loro, ma viaggiano su due binari paralleli: l'uno non esclude l'altro, ma entrambi i canali sono sfruttabili per la conoscenza, e comunque l'interesse verso l'oggetto libro resta sempre altissimo".

Il libro di carta mantiene dunque un fascino che risulta invariato nei secoli, a metà fra il feticismo dell'oggetto e la consapevolezza che, in effetti, lì dentro è racchiuso un certo dialogo con un'altra persona, che è l'autore, e pure con noi stessi. Un rapporto viscerale sicuramente familiare ai collezionisti e agli amanti della lettura in generale, ma che può essere trasmesso anche ai curiosi da questa rassegna unica nel suo genere.


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