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La musica di Mozart risuona nel borgo con "Case Sonore"

Monteleone torna a essere lo scenario ma anche la protagonista del festival Le Case Sonore, che domenica 7 luglio giunge alla terza edizione.

Gli appasssionati di letteratura pianistica salgono in questo Borgo antico, in cima alla collina fino ai piedi del suo castello medievale che da anni ormai non risuona più  né delle voci dei suoi nobili signori né delle loro maestranze che ne garantivano la sopravvivenza. 
Ma risuoneranno le voci degli strumenti che nuovi abitanti affiancati ai vecchi hanno voluto dentro le mura delle rispettive abitazioni come a significare "la vita intorno al castello continua".

Le case risuonano dunque dalle 18,15, i pianoforti immobili, come radicati dentro i salotti. 
Casa uno, poi casa due, poi, sorpresa, da casa tre salgono accordi da un diverso strumento a corde, ma senza martelletti, che richiama i tempi in cui la natura intorno echeggiava di suoni delicati e suggestivi. 
Il pubblico ascolta come già da formula ben nota, da fuori, nella Piazza Byron e respira beata l’aria del bosco sottostante le case e dei tigli odorosi della Piazza stessa.
Poi si sposta  verso la porta ovest. Il Circolino è la casa quattro e chiude la sessione pomeridiana con l’ultima performance dal pianoforte antico omaggio di Mariangela e Jole Gualtieri.

Pausa cena dalle 20,00 e per un’ora o poco più la musica incontra le note  aromatiche dei cibi  nel fresco della natura proprio al limitare del bosco “I Graodun” che circonda la collina come una collana di ulivi e cipressi. 
Nel frattempo Musica e Natura propone una carrellata di video-esperienze dove l’acqua  fa risuonare gli  organi e altri strumenti di nuova creazione in realtà diverse, compresa la nostra Diga di Ridracoli. 
Ripercorrendo la piazza  Byron, come in un foyer, ci sarà tempo per accorgersi che si è animata di sculture di bronzo dell’artista cesenate Leonardo Lucchi, sculture rigorosamente ispirate alla musica.

Alle 21,15 l’en plein finale dal palcoscenico sotto le mura del castello, dove l’orchestra riminese da camera di 22 elementi e altri pianoforti offrono al pubblico un concerto “raro” di W.A. Mozart per tre pianoforti e orchestra ( op. 7, k 252) nel 250° dal suo primo viaggio in Italia mentre il mastro Carlo Pari racconterà, come nelle edizioni precedenti, “Mozart al Castello”.


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