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Sono dedicate al paesaggio marino le "Tracce" di Marino Trioschi

Da sabato 23 marzo fino al 22 aprile a Cesenatico nella galleria comunale d’arte “Leonardo Da Vinci” (via Anita Garibaldi 3) viene ospitata la mostra dell’artista fusignanese Marino Trioschi intitolata “Tracce” e interamente dedicata al paesaggio marino. Inaugurazione sabato 23 marzo alle 17.30.

L’esposizione segna una ripresa della fortunata serie artistica “Mare dipinto”, iniziata a Cesenatico sul finire degli anni ’80, con rassegne di artisti del Novecento e contemporanei sia romagnoli che di fama nazionale, e successivamente accostata al "Mare scritto” di Marino Moretti ed altri autori. 
Di Trioschi figurano in mostra oltre quaranta dipinti ad olio e ad acquerello ispirati alla realtà adriatica, spiagge invernali popolate di cose portate a riva dalle onde. Si tratta di “una sorta di paesaggio di confine; dove terra e mare si confondono con la celeste purezza del cielo”, scrive il curatore della mostra Paolo Trioschi secondo il quale “c’è magia nella pittura di Marino Trioschi, nata dal vero, transitata per i più segreti territori della fantasia e ritornata infine verità”.

Nato nel 1941, Marino Trioschi ha iniziato l’attività artistica a contatto uno dei maggiori esponenti della pittura novecentesca romagnola, Francesco Verlicchi. Ha successivamente frequentato Tono Zancanaro, titolare del corso di Incisione all’Accademia di Belle arti di Ravenna. È stato direttore della Scuola comunale di disegno e plastica di Fusignano. Oltre a un’intensa attività espositiva, vanta esperienze come scenografo collaborando tra l’altro con Ennio Calabria e Salvatore Fiume alla realizzazione delle scene in spettacoli tratti da opere di Federico Garcia Lorca e Pablo Neruda per il “Centro teatrale Emilia-Romagna”. 

La mostra è ideata dallo studioso d’arte Orlando Piraccini e coordinata dal Servizio Beni e Attività culturali.

L’esposizione resta aperta al pubblico il sabato, la domenica, il 19 aprile e per le festività pasquali dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.


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