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Dante e la Commedia nella storia del cinema alla Fondazione Tito Balestra

Sabato 27 novembre, alle ore 16.30, secondo appuntamento con gli eventi collaterali della mostra “Le pagine di Dante- chicche dantesche della collezione Angelucci”: nella bellissima Sala dell’Arengo della Fondazione Tito Balestra di Longiano, sarà proiettato il documentario “Dante e la commedia nella storia del cinema”, alla presenza dell'autore Fabio Melelli che insieme a Michele Patucca lo ha realizzato.

Un grande momento di confronto su tutto quello che la cinematografia ha realizzato intorno alla figura di Dante e alla Divina Commedia. Nel documentario viene analizzata la ricca filmografia ispirata a Dante e alla Divina Commedia, dagli anni del Muto fino ai giorni nostri. Particolare attenzione viene riservata a due film del 1911, dedicati alla prima cantica del poema dantesco: "L’Inferno" della Milano Films e "L'Inferno" della Helios Film, due opere completamente diverse ma capaci tutte e due di rimanere scolpite nella storia del cinema. La prima per la magnificenza della messa in scena, i primitivi movimenti di macchina e la durata per l'epoca eccezionale, la seconda per la secchezza del racconto e l'arditezza delle immagini, ricche di nudi maschili e femminili. Ma l’opera del sommo poeta, ricorda il lavoro di Melelli e Patucca, è al centro anche di diversi film di produzione estera, come i due film hollywoodiani dal titolo" Dante’s Inferno", rispettivamente del 1924 e del 1935 o il recentissimo "La casa di Jack" del danese Lars Von Trier.  L'immaginario dantesco è presente in film che rielaborano la materia letteraria di partenza in chiave immaginifica e fantasmagorica, come "Maciste all’inferno", un film di Guido Brignone del 1926, noto soprattutto per essere stato il primo film visto al cinema dal piccolo Federico Fellini, rifatto con lo stesso titolo e qualche sostanziale modifica, nel 1962 da Riccardo Freda. Ma il documentario affronta anche aspetti legati alle sperimentazioni e alle avanguardie artistiche, analizzando il film d’arte "The Dante Quartet" di Stan Brackage, astratta sintesi di appena 6 minuti dell'intero poema dantesco, e la serie televisiva "A Tv Dante", coraggiosa contaminazione di linguaggi e modalità comunicative diverse, affidata a due cineasti irregolari come Peter Greenaway, con la collaborazione di Tom Phillips, e Raoul Ruiz. Non può mancare naturalmente Totò, protagonista di "Totò all'inferno", e "Totò al giro d'Italia", in cui compare addirittura Dante Alighieri, interpretato da Carlo Ninchi, che aspetta nel regno delle anime l'arrivo di Totò che scende a patti con un diavolo di seconda classe per vincere la corsa del titolo e conquistare così il cuore della bella Isa Barzizza.

Fabio Melelli insegna Storia del cinema italiano presso l’Università per Stranieri di Perugia. Giornalista e autore di numerose pubblicazioni, saggi scientifici e vincitore del quiz “C’era due volte…lascia o raddoppia?” nella categoria storia del cinema. Nel 2014 ha vinto il premio Domenico Meccoli “Scriveredicinema”. È presidente della giuria del concorso internazionale per cortometraggi A corto di libri ed è membro della giuria del Festival del doppiaggio Voci nell’Ombra. Tra le sue ultime pubblicazioni si ricordano: Sergio Leone e il western all'italiana, tra mito e storia (Morlacchi, 2010), Kiss kiss…Bang bang. Il cinema di Duccio Tessari (Bloodbuster, 2012), I film di Aldo Fabrizi (Gremese, 2016), Il doppiaggio nel cinema europeo (Bulzoni, 2018), Il gatto nel cervello di Lucio Fulci (Bloodbuster, 2020) e Cafè Express. Viaggio in treno al termine della notte (Artdigiland, 2021).

La Fondazione consiglia  al pubblico di arrivare un po' prima, il tempo per visitare la mostra dedicata a Dante  e l’imperdibile collezione del 900 tra le più prestigiose e importanti della Regione Emilia Romagna.

Info e prenotazioni 0547665850, info@fondazionetitobalestra.org, ingresso libero con prenotazione consigliata.  Il museo d'arte Fondazione Tito Balestra si attiene alle normative vigenti per il contenimento Covid 19. 


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