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Festa di buon vicinato: vivere la contrada all'epoca della globalizzazione

L’ormai tradizionale festa di buon vicinato di via Sacchi, che quest’anno si allarga alle vie limitrofe, sembra nata dalla penna di Zygmunt  Bauman, sociologo da poco mancato. ZB richiama i concetti di “comunitas” (rapporti interpersonali, contatto diretto, vicinanza fisica e morale) e di “societas” (relazioni a distanza tra individuo e il suo ambiente) come forme coesistenti di relazioni e di rapporti di appartenenza all’interno dell’esistenza umana. Secondo Bauman non è possibile sopravvivere in una “societas” pura, senza “comunitas” perché sarebbe una realtà troppo rigida, troppo disumana.  

Oggi al concetto di comunità si è impropriamente sostituito quello di “network”, “rete web”, due concetti molto diversi.  Se da una parte i social network, la “rete”, stanno cambiando a livello socio-antropologico le nuove generazioni (ma anche noi adulti) dall’altra c’è un forte bisogno di Comunitas, a partire dal buon vicinato, dalle relazioni quotidiane, del vis a vis, di relazioni dai  legami forti.  La salute delle persone, infatti, deriva in massima parte dal valore del contesto socio-culturale di appartenenza, delle reti dei rapporti costruiti, in primis nella famiglia ma non secondariamente, nel sentirsi parte di un tutto, nel palazzo, nella via, nella contrada, nella quale si vive. 

Concetti che hanno stimolato quest’anno un programma che si dipana su due sabati  e una domenica: 12, 19, 27 maggio.  Nei prossimi due sabati sera (ore 21) nella stupenda cornice del cortile privato di Palazzo Monti, in via Uberti 13, sono previsti due momenti conviviali di parole e musica. Ogni sabato con un suo specifico piacere.

Sabato 12 maggio "Dal mondo alla contrada", storie di vita di stranieri che hanno scelto di vivere, da molti anni, in contrada, allietati, con contrasto, dalle poesie in dialetto romagnolo di Cino Pedrelli accompagnate dal suono di un organetto e una chitarra (Marta e Ric).  Sabato 19 maggio, "La finestra sul cortile": l’arpa di Cecilia alternata da letture a più voci di brani di letteratura americana, tra jazz e piccoli segreti. E un angolo di Thè di Ingrid e Viola.

E poi la festa, domenica 27 maggio, nel pomeriggio, almeno dieci cortili e giardini in fiore privati aperti al pubblico (di solito non visibili se non si conosce chi li abita), oltre alla chiesa  di Santa Cristina. In parallelo Via Scipione Sacchi, chiusa a traffico e sosta,  verrà riempita di bancarelle di bambini da tutta la città (ma anche adulti) per svendere, scambiare, regalare, oggetti delle soffitte e delle cantine. Alla sera, alle 19, ci si sposta tutti in piazzetta Montalti, anche questa chiusa alle auto fino a mezzanotte, dove ci Musica popolare dal vivo; scusate, nella piazzetta tanti tavoli sparsi dove ognuno si porta la "ligaza" con del cibo da condividere,  mentre l'Osteria dei Perditempo, come nella migliore tradizione, offre insieme al famoso barman Bucci dello storico Bar Carducci, un  bicchiere di vino a tutti

Info:  paolo 334 6205675


 


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