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Si festeggiano i sessantaquattro anni della chiesetta di Vetracchio

Nel territorio della parrocchia di San Bartolomeo in Tezzo, oggi fusa con la parrocchia della Cattedrale di Sarsina, sessantaquattro anni fa veniva costruita e inaugurata la chiesetta di Vetracchio, dedicata alla Madonna delle Grazie. Domenica alle 16 sarà celebrata la messa a fianco della cappella. Ci si fermerà poi insieme per un momento di festa, dove a tutti i presenti sarà poi offerto un ricco rinfresco-cena come vuole l’ospitalità che è propria della piccolissima frazione.

"A Vetracchio, forse il luogo più remoto di tutta la diocesi anche se non troppo lontano dai centri abitati, il tempo sembra proprio essersi fermato - racconta don Daniele Bosi -. Vi si ammirano ancora file di grandi pagliai, vecchi e nuovi, vi sono strumenti da lavoro in legno ancora in uso e fino a qualche anno fa i campi venivano arati ancora con l’aiuto delle bestie. Qui nel 1982 venne girato un documentario, dove vennero catturate tutte le immagini di un ciclo annuale di vita contadina, dalla semina del grano alla raccolta, alla vendemmia e all’uccisione del maiale. Le case, del settecento e ottocento, sono raccolte in due borgate dove vi abitano ancora sette persone, che accolgono amici e visitatori con premure e attenzioni davvero singolari".

"Fino agli anni ’60 i residenti erano oltre cinquanta. Nel 1954 venne costruita la chiesetta, lungo la via per la Casella, per dar modo a due Religiosi originari del luogo ora defunti, Padre Graziano e Padre Giovanni Santucci, di poter celebrare la messa durante le vacanze estive passate nelle case natali - continua -. Consacrò la chiesa mons. Bandini, arrivato a cavallo del mulo perchè la strada venne aperta solamente nel 1958, conferendo anche la Cresima ai bambini della frazione, come è vivo ricordo degli abitanti rimasti.  Una atmosfera ormai scomparsa dappertutto si può ancora trovare a Vetracchio. Si evade per qualche ora dal mondo frenetico dei nostri tempi. Non perderti questa occasione". 


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