Giuseppe Iacobelli presenta il suo libro “Open Innovation Made in Italy”

Giovedì 21 febbraio alle 17.00 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana si parlerà di “Open Innovation” con la presentazione del libro “Open Innovation Made in Italy” di Giuseppe Iacobelli, pubblicato nel 2018 da Franco Angeli.

L’appuntamento fa parte del programma di “Big, Open, Smart”, la rassegna promossa dal Comitato Scientifico della Biblioteca Malatestiana per approfondire temi di grande attualità - come big data, smart cities, lavoro e intelligenza artificiale – di cui si parla molto, ma non sempre con l’adeguata preparazione.

Il testo si propone come un ritratto dell’Open Innovation, concetto battezzato nel 2003 dall’economista californiano Henry Chesbrough per definire un modello di innovazione in cui le aziende si avvalgono anche di risorse esterne come startup, università e fornitori.

In un momento in cui, in Italia si assiste al bisogno di riposizionamento competitivo delle imprese anche su scala internazionale, ed a una crescita del fenomeno delle startup, Iacobelli intravede nell’Open Innovation il principale fattore di sviluppo industriale del nostro Paese.

Dopo una prima parte teorica, volta a inquadrare meglio il tema, il volume tratta alcuni casi concreti e recenti del nostro Paese. L’obiettivo è dare evidenza delle necessarie politiche manageriali, sia di taglio strategico che esecutivo.

Giuseppe Iacobelli, laureato in Economia con un Master MIT presso la Bologna Business School, è Consigliere Delegato di JCube, il Corporate Innovation Hub del Gruppo Industriale Maccaferri. Si occupa di management, strategia dell’innovazione, svolgendo anche attività di consulenza di direzione per imprese e istituzioni. Fa parte del consiglio nazionale di Italia Startup e del management committee di “Executive Master in Entrepreneurship” di Bologna Business School, ed è membro della giuria di varie iniziative di startup competition. Iscritto all’Ordine dei giornalisti, ha curato alcune pubblicazioni sui temi dell’innovazione imprenditoriale. I suoi interessi sono focalizzati sul mondo del management, dell’innovazione, delle nuove tecnologie, del patrimonio territoriale, culturale e del Made in Italy.