Eventi

Il presepe delle Conserve si amplia e si rinnova

Il presepe delle conserve di Cesenatico ha una storia decennale voluto dalla comunita' del quatiere E' mont, fu progettato e realizzato dallo scomparso Ginesio Albonetti, personalita' storica del paese, ecclettica e creativa, nel 1994. E' poi stato ampliato e modificato negli anni sino all'anno 2000, con l'intervento Dell'artista cesenaticense Francesco Marconi, conservando la sua impronta popolare di presepe "povero", francescano. il Natale 2017 vedra' il presepe delle conserve rinnovato e consolidato, ad opera degli artisti Matteo Palazzi e Marco Genzanella, che sono intervenuti sull'opera complessiva, salvaguardando l'essenza estetica, amplificando pero' le componenti storico-culturali, con forti richiami alla pittura antica e alle plurali tradizioni della penisola.
“..l'idea iniziale è stata quella  di cercare di comprendere profondamente quello che rappresentava il presepe delle conserve di Cesenatico, penetrare la sua essenza stilistica e il messaggio che volevano esprimere i vari artefici che si sono susseguiti sino ad oggi. Ci siamo approcciati alle vecchie statue cercando di salvaguardare la loro "anima", ma allo stesso tempo innestare in loro la nostra visione del presepe e le influenze storico-culturali che fanno parte del nostro percorso professionale. L'estetica dei personaggi e la loro valenza iconografica e simbolica sono per noi un fattore di grande importanza. Cercare di recuperare la potenza delle antiche rappresentazioni sacre e le relative manifestazioni popolari, è la linea guida che ha mosso i nostri passi. Chiaramente ci sono venute incontro tutte le tradizioni più forti presenti sulla penisola, quella barocca del presepe del sud Italia, soprattutto napoletana, ma anche quelle delle realtà minori sparse per il paese. Un intricato labirinto figurativo costellato di figure popolari, del "popolo minuto" miserabile ed emarginato, in contrasto con lo splendore e il clangore metallico delle vesti regali dei re magi, avvolti nei loro manti, pieni di segreti e conoscenze antiche, astronomiche, profetiche.....

Il dettaglio e la ricerca del particolare  è stata l'altra spinta che ci ha ispirato, nel desiderio di ricreare proprio quel Mondo, fatto di miserie e grandi slanci spirituali, appunto incarnati nella nascita del Cristo. Barbe, rughe, carni solcate dal dolore ma anche dolcezza, sguardi sognanti e tessuti preziosi, legno dorato e odore di cera..... Le antiche rappresentazioni sacre sono quindi diventate per noi una mappa ipnotica su cui abbiamo tracciato le nostre influenze, poi trasposte nel presepe.
L'arricchimento dei dettagli ha seguito la via della pittura antica, e ci siamo soffermati sui particolari pittorici, sui panneggi, su come anticamente venivano scelte le tinte cromatiche delle vesti, dei manti dorati, dei tessuti grezzi e pesanti dei popolani caravaggeschi, aggiungendo tessuti  e pelli, terrecotte e metalli, oggetti d'uso popolare.
Un presepe quindi costruito sull'accumulo, di oggetti materiali come delle storie che raccontano....storie dell'umanita', storia della redenzione.
 


Si parla di