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Il segreto della pantera: importanza e curiosità del mosaico di via Strinati

Una pantera, un orso, o una lince? Intorno al mosaico romano, ritrovato nell’autunno 2017 in Via Strinati durante i lavori stradali per il rifacimento dei sottoservizi, c’è ancora curiosità e attenzione. Domenica 9 febbraio, nel consueto orario mattutino delle 10,30, presso la Sala Lignea della Malatestiana, per il terzo appuntamento della serie “Viaggio tra i tesori della Malatestiana” si parla proprio di questo:  “L’importanza del mosaico di via Strinati tra ricerca, restauro e musealizzazione”.

A fare da relatrice c'è la dottoressa Romina Pirraglia della Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini che coglie l’occasione per un excursus tra gli altri importanti ritrovamenti musivi in città. Dopo una prima parte illustrativa presso la sala Lignea l’iniziativa si sposta al Museo Archeologico per la visione dell’importante reperto.

Chiusa, dopo il ritrovamento, nei mesi invernali per proteggerla dalle intemperie, la decorazione musiva risalente a duemila anni fa è stata restaurata per potersi mostrare di nuovo alla città in tutta la sua bellezza. 
Quello di via Strinati è l’unico mosaico romano raffigurativo e non astratto ad oggi rinvenuto. 
Dopo essere stato “strappato” dal luogo di ritrovamento è stato trasportato al Museo Archeologico. Le sezioni del mosaico sono arrivate al museo, suddivise in pannelli di legno incellofanati e orientati al contrario, posizione che ha favorito i lavori di pulitura. Ad occuparsi del restauro è stata la ditta Phoenix Archeologia, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.  Unica nota di rammarico è il fatto che una seconda figura animale attigua alla pantera è stata danneggiata nel corso di un intervento avvenuto in epoca successiva, probabilmente in occasione della realizzazione di un sepolcro.


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