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La terra di Romagna in mostra alla Galleria Pescheria

Romagna, un termine che proviene da lontano, esisteva già all’epoca della dominazione romana. Terra ospitale, ricca di storia, bellezze naturali, che ha saputo costruire le sue tradizioni attingendo da diverse culture. È proprio sulla terra romagnola che si concentra la mostra di Leonardo Rossi e Carlo Lastrucci, con i racconti di Angela Fabbri, che sarà inaugurata sabato 2 aprile alle 17,30 in Galleria Pescheria. L’esposizione è stata selezionata nel bando pubblico per l’assegnazione degli spazi espositivi del Comune di Cesena - anno 2020 e sarà visitabile dal 2 al 25 aprile il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e il fine settimana e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.

Il progetto vuole indagare il territorio della Romagna attraverso tre forme d’arte particolarmente efficaci e complementari, quali la grafica, la fotografia e la parola. Sono tre elementi che in questa circostanza si fondono tra di loro: le fotografie entrano nei dipinti e diventano il pretesto per far nascere l’opera, mentre le parole contribuiscono a dare sostanza là dove le immagini non riescono ad arrivare. Fra i molteplici luoghi rappresentati, sono state eseguite opere riferite alle città di Cesena, Ravenna, Rimini, Longiano, e altre riguardanti nuclei e borghi meno noti ma sempre ricchi di grande fascino, com’è il caso del Castello di Ribano o della Rocca di Brisighella. Il territorio, fotografato o disegnato, è sempre comunque il protagonista.

Mariella Busi De Logu scrive nella prefazione del catalogo che accompagna la mostra: “In Terra di Romagna, Angela, Carlo, Leonardo, si sono fatti coltivatori - contadini - della loro terra. Hanno messo, come nell'associazione di artisti di cui faccio parte, dis/ordine, per ritornare a rendere fertili i territori dell'assenza, ad ararne meticolosamente i pendii piantandovi semi di creatività. È il loro modo di intrattenersi nel mondo e di colmare, con poeticità, grazia e bellezza, il vuoto della vita esterna. Ma l’aspetto che più mi ha colpita, l'essenziale fatale qualità di queste opere, sta tutta nell'accogliere nella propria esperienza il lavoro dell'altro, dell'altra e di farne un'unica entità. Non c'è separatezza. Pittura, fotografia, poesia sono segnate da un profondo coinvolgimento personale che guarda, conversa e si confronta con un altro linguaggio. E contemporaneamente diventa un unico lavoro. Angela con la parola fotografa e dipinge, Carlo con la fotografia racconta e dipinge, Leonardo con l'opera grafica, accoglie. Sono artisti erranti e abbandonata la specificità del loro luogo, si danno all'arte arricchendone e moltiplicandone così i significati.”

La pubblicazione/catalogo “Terra di Romagna”del 2020 a cura della Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, contiene tutte le opere grafiche e fotografiche esposte in mostra, nonché i racconti di Angela Fabbri scritti appositamente per l’occasione e che accompagnano i dipinti. All’inaugurazione sarà presente Lorenzo Pieri che procederà alla lettura dei racconti più significativi. L’ingresso alla mostra è gratuito.


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