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Lo scrittore Massimo Carlotto porta al Petrella la sua "Crime story"

Le diverse facce della verità, il rapporto tra realtà e finzione e uno scrittore che mette in scena se stesso: Massimo Carlotto, celebre autore di gialli e noir, sarà sul palco del teatro Petrella di Longiano venerdì 24 marzo con lo spettacolo "Crime Story". Un esempio di teatro civile, per la regia di Giorgio Gallione, intriso di atmosfera pirandelliana.

Sul palco, insieme a Carlotto, l’attore Titino Carrara nei panni di un pentito di mafia che lo scrittore decide di intervistare e di rendere protagonista di un romanzo. Tra i due inizia un dialogo, tra realtà e finzione, che si discosta dai soliti cliché sui collaboratori di giustizia e si avventura su territori inediti delle culture mafiose: la religione, il sesso, la musica, la televisione. Toni racconta e si racconta giocando sull'ambiguità della sua figura. Traccia la nuova mappa dell'infiltrazione mafiosa nella società, rivendica passato e cultura d'appartenenza ma nel contempo deve giustificare la scelta del pentimento. Una scelta maturata nel complicato rapporto tra tradizione e modernità criminale che nasconde però una verità inconfessabile, svelata con un drammatico colpo di scena. In questa pièce il male racconta se stesso, la sua complessità, le relazioni pericolose e morbose con una parte della società. Toni è esplicito nella sua relazione con la realtà: nasconde il volto, non quello che pensa. Dall'altra parte lo scrittore incalza, argomenta, tenta di piegare il personaggio alla logica del romanzo, ma Toni resiste, non vuole rinunciare alla sua identità. Sul palco, a incorniciare gli interventi dei due protagonisti, il sassofonista Maurizio Camardi che ha composto le musiche originali dello spettacolo. Un grande teatro civile dove il crudo racconto della penetrazione delle mafie nella nostra società fa da sfondo ad un appassionante e inedito giallo del maestro del genere. 


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