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“Margrethe e la bomba” di Franco Pollini approda al Teatro Verdi di Cesena: una riflessione sulla atomica

Il 30 marzo al Teatro “Verdi” di Cesena, nell’ambito della Stagione di Teatro Ragazzi 2023 del Teatro Bonci/Ert Teatro Nazionale, andrà in scena “Margrethe e la bomba” di Franco Pollini, con Benedetta Conte e Gabriele Marchesini, anche regista. Sono in programma due rappresentazioni nella forma di lettura/spettacolo, una al mattino per le scuole del testo Il fungo atomico, e una serale, alle ore 21, per tutti, non una replica, ma una versione originale del testo che dà il titolo all’evento, Margrethe e la bomba. Entrambi fanno parte del libro, edito nel 2018 da Carrocci Editore.

Purtroppo i tempi sono bruscamente cambiati: se solamente cinque anni fa il tema della “bomba atomica” sembrava una residuo di guerra fredda, sempre pericoloso ma lontano, oggi invece è diventato di grande attualità. In pochi mesi si sono sciolte al sole di Hiroshima le illusioni che l’umanità, soprattutto l’Occidente, avevano cullato, dalla pace duratura in Europa, simbolo ed esempio per tutti i popoli, agli accordi di distruzione prima parziale poi totale delle armi nucleari, fino alla globalizzazione del progresso. Tutto finito: tornano ad essere presenti scenari da fine del mondo e soprattutto torna il timore che per errore e per tremenda scelta qualcuno, folle e criminale, possa premere il pulsante sbagliato.

Ma tutto questo che origine ha? Il testo e la sua rappresentazione, in particolare Margrethe e la bomba, vogliono spingere i lettori e gli spettatori a riflettere proprio su questo punto. Attraverso la discussione dei grandi step che nel corso della prima metà del Novecento, in tempi rapidissimi, hanno portato gli scienziati, i tecnici e i fabbricanti a costruire e sperimentare gli ordigni poi esplosi in Giappone, si vuole mostrare che il male assoluto atomico – perché di male assoluto si tratta, è un carattere inequivocabile di tutto il processo e non un accidente disgraziato e colpevole della storia. La protagonista della piéce, è Margrethe Norlund, la moglie di Niels Bohr interpretata dall’attrice Benedetta Conte: si scinde in tre personaggi, lei stessa, la sua coscienza e l’attrice. I tre personaggi interagiscono tra loro per illustrare e discutere i grandi passaggi della storia della meccanica quantistica e della ricerca nucleare, vissuta in prima persona da Margrethe e da tutti i grandi interpreti di questa tragedia umana, e con l’Autore, interpretato da Gabriele Marchesini, che firma anche la regia.

Margrethe, conosciuta per l’episodio dell’incontro tra marito e Heisenberg durante la seconda guerra mondiale a Copenaghen, qui assume la dimensione di una eroina, di un anima sconcertata che, durante la pièce quando si rinnova la sofferenza, nel raccontare vicende in parte dimenticate, sullo sfondo della guerra, il passato remoto, e della scena contemporanea, il passato prossimo, assume via via consapevolezza delle ragioni di una scelta e di una interpretazione delle vicende e degli accadimenti che potrebbe anche essere diversa da quella avvertita a caldo. Sorgono nuovi dubbi, “amletici” nella terra del Principe di Danimarca dove tutto sembra concorrere ad un ripensamento e ad una nuova lettura di vicende note e ad un nuova visione d’insieme che metta in discussione le nostre recenti certezze.

Grazie al patrocinio del Comune di Cesena, del Centro per la Pace “Ernesto Balducci” di Cesena, del Centro Interuniversitario di ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica Bologna Alma Mater Studiorum e Urbino Carlo Bo Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (DiSPeA) dell’Università di Urbino Carlo Bo, la serata sarà introdotta da alcuni interventi di presentazione dell’evento che si incentreranno proprio sulle dinamiche che stanno attraversando la nostra contemporaneità e che ci stanno spingendo a rivivere il terrore della guerra e i timori per una escalation militare che pensavamo di aver scongiurato. All’evento interverranno Giorgio Calcagnini, Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo, Carlo Verona Assessore alla Cultura e all’Inclusione del Comune di Cesena, Ines Briganti, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, Vincenzo Fano, Presidente della Società di Logica e Filosofia delle Scienze, Gino Tarozzi, Direttore del Centro Interuniversitario di ricerca in Filosofia e Fondamenti della fisica di Bologna Alma Mater e Urbino Carlo Bo Assesseur dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences, e Cristina Lentini del Centro per la Pace “Ernesto Balducci” di Cesena

Per informazioni contattare Pierluigi Graziani pierluigi.graziani uniurb.it e Franco Pollini franco.pollini14@gmail.com. Ingresso gratuito senza prenotazione anche se è gradita una conferma di partecipazion.e



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