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Maria Vittoria Scarlattei legge "Disorientale" dell’autrice iraniana Négar Djavadi

Venerdì 26 marzo alle ore 18.00 sui canali di Uniradio e RadioEmiliaRomagna è on line il terzo podcast del ciclo Ricordo al futuro: voci dal mondo: Maria Vittoria Scarlattei (Compagnia permanente di ERT Fondazione) legge un estratto da Disorientale dell’autrice iraniana Négar Djavadi.

Négar Djavadi è nata in Iran nel 1969 da una famiglia di intellettuali che sono stati protagonisti coraggiosi prima dell'opposizione iraniana allo Shah e poi all'ayatollah Khomeini. A undici anni è arrivata clandestinamente in Francia, attraversando a cavallo le montagne del Kurdistan con la madre e la sorella. Laureatasi all’Insas, una scuola di cinematografia di Bruxelles, ha lavorato per molti anni dietro la macchina da presa prima di dedicarsi alla scrittura di sceneggiature. Vive a Parigi.  Disorientale, il suo romanzo d'esordio (edito in Italia da e/o), molto autobiografico, ha vinto vari premi.

Disorientale parla del rapporto tra generazioni e di cosa voglia dire essere straniero in una città. 
Un affresco fiammeggiante sulla memoria e l’identità, sull’Iran di ieri e l’Europa di oggi. Nella sala d’attesa di una clinica, una donna racconta la sua storia, fatta di ricordi e leggende familiari, divisa tra due mondi: la Francia e l’Iran. In esilio a Parigi dall’età di dieci anni, Kimiâ, nata a Teheran, ha sempre cercato di tenere a distanza il suo paese, la sua cultura, la sua famiglia. Ma i jinn, i genii usciti dalla lampada (in questo caso il passato), la riacciuffano per far sfilare una strabiliante serie d’immagini di tre generazioni della sua storia familiare: le tribolazioni degli antenati, un decennio di rivoluzione politica, il passaggio burrascoso dell’adolescenza, la frenesia del rock, il sorriso di una bassista bionda.


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