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Martin Kemp racconta i suoi "50 anni con Leonardo"

Martedì 15 ottobre proseguono le iniziative per il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci: alle 15 in Sala Lignea il professore emerito dell’Università di Oxford Martin Kemp presenta il suo libro “50 anni con Leonardo. Lucidità e follie intorno all’opera di un genio” (Mondadori Electa, Milano 2019).

Alla presentazione intervengono anche Annarita Angelini e Rossella Lupacchini dell’Università di Bologna, Margherita Melani e Sara Taglialagamba della Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, Judd Flogdell e Tania Correia dell’Università di Oxford.

L’incontro sarà introdotto dall’Assessore alla Ricerca e Università del Comune di Cesena Francesca Lucchi e dall’Assessore ai Servizi culturali Carlo Verona.

Dopo la scomparsa di Carlo Pedretti nel 2018, Martin Kemp è considerato il maggiore tra gli studiosi di Leonardo, in particolare di Leonardo artista. Come molti studiosi che si appassionano a un artista per tutta la vita, Martin Kemp ha intrecciato con Leonardo da Vinci un legame indissolubile, quasi un sodalizio. E il suo libro nasce per raccontare i suoi cinquant'anni di "relazione" con Leonardo da Vinci, fatti di nottate di studio, grandi scoperte, dispute attributive, ma anche l'emozione di conoscere da vicino le opere di un genio unico come Leonardo.

Nei suoi viaggi intorno al mondo alla ricerca di informazioni preziose sull’artista e scienziato di origini toscane, Kemp ha incrociato collezionisti, curatori, accademici accreditati e sedicenti esperti, mercanti subdoli e battitori d’arte sospetti. Kemp racconta queste sue esperienze in modo vivace e con l'inconfondibile humour britannico: dal delicato restauro del Cenacolo di Milano, che ha restituito al mondo dettagli quasi invisibili, al mistero del furto della Madonna dei fusi, ricomparsa dopo sei anni a Edimburgo; dalla Gioconda di Parigi, che Kemp ha avuto il privilegio di toccare con mano per un'osservazione ravvicinata, fino alla recentissima diatriba sull'attribuzione del Salvator mundi, oggi ad Abu Dhabi, che ha fatto scorrere fiumi d'inchiostro sui giornali di tutto il mondo.

Martin Kemp (Inghilterra, classe 1942) è professore emerito di fama internazionale, per aver profondamente collegato la storia dell'arte con la storia della scienza dal Rinascimento ai giorni nostri. Apice di questa visione è stato occuparsi in particolare di Leonardo da Vinci, spaziando così dalla pittura all'anatomia, dalla storia naturale alla medicina, dalla natura all'ottica.

Formatosi in scienze naturali e storia dell’arte prima all’Università di Cambridge e al Courtauld Institute of Art a Londra, Kemp ha insegnato in prestigiose università, come la British Academy Wolfson (1993-1998) per poi diventare professore ordinario per più di 25 anni in Scozia alle Università di Glasgow e di St Andrews. Ha ricoperto prestigiosi incarichi come visiting professor a Princeton, New York, Carolina del Nord, Los Angeles, Montreal e a Villa I Tatti (Harvard University in Florence).

Il tema centrale della sua ricerca è il rapporto tra i modelli scientifici della natura con la teoria e la pratica dell'arte, che lo hanno portato ad indagare i campi specifici dell'ottica, dell'anatomia e della storia naturale fino all'individuazione di precise dinamiche in comune tra arte e scienza.

Molte sono le mostre che lui stesso ha curato, tra cui, come guest curator “Circa 1492” alla National Gallery of Art di Washington nel 1992, ma anche, solo per citare le più recenti, “Spectacular Bodies” alla Hayward Gallery di Londra e “Seduced: Sex and Art from Antiquity to Now”, Barbican Art Gallery, Londra, 2007.

E’ inoltre autore di numerosi libri su Leonardo da Vinci, come “Leonardo da Vinci: le opere meravigliose di natura e uomo e  Leonardo” (Oxford University Press, 2004), “Lezioni dell'occhio. Leonardo da Vinci, discepolo di esperienza” (Milano, 2004) una raccolta di 27 suoi articoli tradotti in italiano. Recentemente ha presentato il primo volume del suo ultimo lavoro sulla nuova edizione del Codice Leicester di proprietà di Bill Gates dove offre, oltre a una riproduzione fac-similare dei fogli del prezioso codice di proprietà privata, anche una ricostruzione della figura di Leonardo come artista-scienziato.


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