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Mormorii, a Rad’Art l’apertura del progetto di residenza di Fiona Annis

L’Associazione Artéco è lieta di annunciare l’apertura del progetto di residenza dell’artista Fiona Annis presso lo Spazio Rad’Art, domenica 18 dicembre, a partire dalle ore 16:00 e fino alle 21:00. Mormorii, è un progetto artistico che esplora il cambiamento negli stati di coscienza e le tecniche relative alla trasformazione di sostanze di base.

Una collezione di ninne nanne viene presentata in un'installazione sonora accompagnata da fotogrammi (cameraless) come un archivio di una collezione di cristalli, derivanti da processi alchemici.

Al centro della pratica di questa artista canadese vi è una tendenza costante volta all'esplorazione di materiali e di immagini preesistenti, così come delle tecnologie inerenti, alla ricerca di nuovi significati. Fiona attiva un’operazione di recupero e, al tempo stesso, di riformulazione di un patrimonio dimenticato o trascurato. Operazione da cui ne deriva una sorta di rianimazione dei materiali culturali soggetto della sua ricerca e che si trovano sul punto di scomparire o che sono stati dimenticati dalla consapevolezza collettiva.

Nel suo percorso di ricerca a Rad’Art, Fiona ha fortemente cercato uno scambio con alcune persone della comunità locale per esplorare congiuntamente il territorio orale delle storie popolari e delle filastrocche, con un’attenzione particolare alla raccolta e all’interpretazione di ninne nanne.

Solitamente codificate come folclore, le ninne nanne contengono storie dai tratti sorprendenti, talvolta si riferiscono a storie truci e scure... Prevalentemente però, questi canti, eseguiti nell’ambito privato della camera da letto, ispirano tenerezza ed incorporano all’interno della melodia la suggestione dell’abbandono e del riposo.

Cantate ai bambini per conciliare il sonno, le ninne nanne hanno la caratteristica di essere rilassanti e ipnotiche inducendo in chi le ascolta, dei cambiamenti nello stato di coscienza.

L’attività di ricerca condotta da Fiona Annis si è maggiormente concentrata nella registrazione delle ninne nanne cantate dalle numerose persone che hanno aderito al progetto e si è allargato alle filastrocche e ad una comunità molto più ampia. Il territorio di ricerca ha interessato anche la tradizione culturale di altri Paesi, tra cui la cultura araba, pugliese, cubana o catalana, diventati una comunità unica con San Romano.

Parallelamente alla raccolta di ninne nanne, Fiona ha sviluppato la creazione di una serie di fotogrammi, ottenuti attraverso il sistema di stampa cameraless -in assenza di camera fotografica-, che suggeriscono collegamenti o associazioni con le ninne nanne.


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