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Mostra "Biomorfismi", nel week-end anche eventi collaterali

Sabato 22 ottobre 2016, alle ore 17.00,presso la Galleria Comunale d’Arte del Palazzo del Ridotto di Cesena - nell’ambito della mostra “Biomorfismi” Gilardi Moreni Bocchini - avrà luogo la presentazione del catalogo ragionato delle opere in mostra, edito da IL VICOLO.

Domenica 23 ottobre, alle ore 17.00, seguirà la presentazione del libro La strada collettiva (IL VICOLO Editore), di Francesca Proia, Anastasia Mostacci e Adele Cacciagrano, che ha contribuito con un suo testo sulle riflessioni dedicate ai “biomorfismi”. Questi due eventi collaterali arricchiscono il dibattito aperto con la mostra, sul rapporto Uomo-Natura.

Sabato 22 ottobre / Per l’occasione, interverrano l’architetto Marisa Zattini, curatrice della mostra, l’artista Francesco Bocchini, Maria Francesca Moreni e Roberto Pagnani. Il catalogo documenta in maniera approfondita le opere esposte, riunite con lo scopo di mettere a confronto tre artisti che, in momenti storici e con modalità differenti, si sono interrogati sul rapporto Uomo-Natura. Sono presenti testi autografi di Piero Gilardi e Mattia Moreni, alcuni significativi contributi di Cesare Zanasi (docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro- Alimentari dell’Università di Bologna), Adele Cacciagrano (Dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici dell’Università di Bologna), Maria Francesca Moreni (figlia del pittore, scomparso a Brisighella nel 1999), e dei grafologi Pacifico Cristofanelli (Docente di grafologia presso l’Università di Urbino e alla LUMSA di Roma) e Carlo Merletti (Direttore della rivista “Scrittura” e collaboratore dell’Istituto grafologico internazionale G. Moretti di Urbino), per invitare il lettore ad una ulteriore riflessione critica.

Domenica 23 ottobre / La strada collettiva è un libro a tre voci, quelle di Francesca Proia, Anastasia Mostacci e Adele Cacciagrano. Francesca Proia sottolinea che è «la consuetudine con l’invisibile che porta l’artista ad accogliere le leggi del mondo sottile. Ma dov’è la nostra “essenza sottile”? Se seguiamo le nostre intuizioni possiamo aprirci ad una diversa percezione del mondo.» Con Adele Cacciagrano varchiamo invece la soglia della comunione nella conoscenza delle “essenze arboree”. Una ricerca volta a sperimentare la “preghiera spontanea del cuore”, quella ritmata dall’invocazione del nome di Gesù al ritmo respiratorio del nostro cuore. La “preghiera delle cure” intesa come un mantra ristoratore e pacificante. Adele ripercorre il parallelismo fra “corpo umano” ed “elemento albero”. Poi, indaga le corrispondenze fra colonna vertebrale e Sefirot, l’albero della vita, l’albero che schematizza la via discendente del divino nell’umano. Prosegue, infine, nel tracciare l’ideogramma corporeo dei triangoli o delle corna a mezzaluna fra metafore e versi poetici.
 

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