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Sagra della Pagnotta: musica e artigianato accompagnano il dolce della tradizione

Domenica 14 aprile, dalle 8 alle 20, prende vita a Sarsina la 35a Sagra della Pagnotta.

Spazio agli stand gastronomici e di artigianato lungo le vie del centro storico. Non manca la musica con la Banda "Città di Sarsina" che si esibisce in un concerto itinerante lungo le vie della città.

La pagnotta è un tipico dolce di Sarsina e dintorni, che un tempo s'identificava con la stessa festività pasquale ed allietava anche la tavola dei più poveri. Si cominciava a mangiare con l'uovo benedetto la mattina di Pasqua e si proseguiva a gustarla ai pasti anche nei giorni successivi, sino alla domenica successiva e oltre. Ogni componente della famiglia ne aveva di solito una a disposizione, e non era poco, trattandosi d'una pagnotta di tre-quattro chili. Nelle campagne della media Valle del Savio si preparavano anche in misure più ridotte e in forme cilindriche varie. L'impasto, a forma di cupola, si lascia lievitare ore e ore, in attesa della cottura, che dovrà avvenire a fuoco lento, nel forno, sopra fogli di carta straccia. Prima, però, va "pennellato" con uova sbattute e superficialmente tagliato in alto perché abbia a "fioccare" bene. A cottura ultimata (dopo un'ora circa), la pagnotta si presenta nella sua profumata mole marroncina, alta venti centimetri e con un diametro base di quaranta. Un momento delicato e importante è quello della lievitazione, che necessita di un ambiente caldo a temperatura costante. Anni fa le forme impastate si mettevano a lievitare nel letto col "prete", un vecchio attrezzo di legno ricurvo atto ad impedire alle lenzuola di bruciarsi a contatto col recipiente ripieno di carbone acceso.


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