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Scrittori e musicisti per una serata dedicata alla lotta No Tav

Mercoledì 13 settembre presso Freezer, Magazzino Parallelo di via Genova una giornata tra le varie forme di resistenza al progresso indiscriminato, con il clou della presenza di Wu Ming e Bhutan Clan per un dibattito incentrato sulla lotta No Tav.

dalle 18.00 Freezer: mercatino dei produttori bio della zona, artigianato e usato 

alle 19:15: "La resistenza delle comunità indigene ai mega-progetti di centrali idroelettriche di Enel nel Sud del Cile" - incontro con Humberto Manquel, dirigente mapuche e del Parlamento di Koz Koz, Panguipulli (Cile)

In tutto il Cile ci sono 139 progetti di centrali idroelettriche in diverse fasi di valutazione o d'approvazione.
Nella sola Región de los Ríos (Regione dei Fiumi) è prevista la realizzazione di circa venti mega-progetti, dove a Panguipulli, comune di provenienza di Humberto, la multinazionale italiana Enel è stata costretta a rinunciare alla costruzione di una mega centrale idroelettrica grazie alla resistenza delle comunità indigene e delle organizzazioni ambientaliste. In quella zona però ancora ci sono 8 progetti di mini centrali idroelettriche e dove l’anno scorso Macarena Valdes, difensora del fiume Tranguil il 22 agosto 2016 è stata uccisa da sicari della multinazionale austriaca RP Global.
Maggiori informazioni: www.ecomapuche.com 

Dalle 21:00: WU MING 1 e BHUTAN CLAN presentano «Un viaggio che non promettiamo breve» #WM1viaggioNoTav - Parole e musica dal libro di Wu Ming 1 dedicato ai primi 25 anni di lotta No Tav.

Dalla quarta di copertina:

«Mentre scrivevo, in Francia avevano rinviato l’inizio di aprile. Dopo lo sciopero generale del 31 marzo, la lotta sarebbe proseguita anche il 32, il 33, il 34… Ecco quel che i denigratori dei No Tav non riuscivano a capire: anche i valsusini si erano ripresi il tempo».

In Italia molti comitati e gruppi di cittadini resistono a grandi opere dannose, inutili, imposte dall’alto.
Tra questi, il movimento piú grande, radicale e radicato è senz’altro quello No Tav in Val di Susa, all’estremo occidente del Paese, fra Torino e il confi ne con la Francia. Un movimento che da venticinque anni sperimenta forme nuove – e al tempo stesso antiche – di partecipazione, autogestione, condivisione.
Perché proprio in Val di Susa? Per piú di tre anni Wu Ming 1 ha cercato la risposta a questa domanda. Si è immerso nella realtà
del movimento No Tav, partecipando a momenti-chiave della lotta, intervistando decine di attivisti, incrociando storia orale e fonti d’archivio, contemplando la valle dall’alto dei suoi monti.
Un viaggio che non promettiamo breve è il risultato di quel lavoro.
La voce del narratore ci fa passare dal romanzo di non-fi ction alla chanson des gestes, dall’inchiesta serrata alla saga popolare di ispirazione latinoamericana, con omaggi a Gabriel García Márquez e al Ciclo andino di Manuel Scorza.
Dopo Point Lenana, una nuova opera-mondo sulle montagne, il territorio e il conflitto. 

Come sempre, ingresso a offerta libera, richiesta la tessera Arci.


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