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Si Fest 2018: opere da ammirare fra amori, guerre e immortalità

Torna il Sì Fest, la kermesse dedicata alla fotografia, in programma dal 14 al 30 settembre a Savignano sul Rubicone. Il programma si apre con un’anteprima giovedì 13 settembre alle 17 alla Galleria d’Arte “Leonardo Da Vinci” di Cesenatico (in viale Anita Garibaldi, 3) con l’inaugurazione della mostra ‘Beginners Luck’ di Emanuele Camerini alla presenza dei sindaci di Cesenatico, Matteo Gozzoli, e di Savignano, Filippo Giovannini.

La manifestazione coinvolge l’intero centro storico di Savignano, a partire da piazza Borghesi, centro e fulcro del Festival, dove si svolgeranno le letture portfolio, fino a corso Vendemini su cui si affacciano i principali spazi espositivi come Palazzo Martuzzi, Vecchia Pescheria e Monte di Pietà, quest’ultimo diventerà uno spazio dedicato ai più giovani. Anche la via Emilia è coinvolta nella zona del Consorzio di Bonifica, Montemaggi Desiger ed Euromobili Montemaggi, mentre al di là del Rubicone, all'interno dello storico Palazzo Don Baronio, ci sarà il circuito Off del Festival. Confermati i due premi storici che fanno parte del festival sin dagli albori: il “Premio Marco Pesaresi” e il “Premio Si Fest - Portfolio 18 Lanfranco Colombo”. Due impegni consolidati del festival che supportano la mission principale della manifestazione: lo sviluppo della fotografia contemporanea e dei suoi linguaggi. 

Le mostre scelte quest’anno dalla direzione artistica rispecchiano questa linea curatoriale caratterizzata dall’innovazione, che punta l’attenzione su artisti di fama internazionale, presentando lavori inediti, mai mostrati in Italia e di ricerca. ‘I Want Your Love’ è l'autobiografia visiva di Richard Renaldi, il racconto dei momenti più intimi di una vita apparentemente incantata. Partendo dagli anni 70 trascorsi nella natia Chicago, ‘I Want Your Love’ segue l'arco di tempo che va dall'infanzia alla mezza età, esplorando cosa significa essere giovani e in perpetua ricerca, trovare e perdere le cose che più profondamente vorremmo conservare.

Murray Ballard ci fa viaggiare tra fantasia e tecnologia con ‘The Prospect of Immortality’ lavoro che prende il nome dal libro di Robert Ettinger che diede origine all'idea di ‘crionica’: il processo di congelamento di un corpo umano dopo la morte nella speranza che i progressi scientifici possano un giorno ripristinare la vita. La serie di immagini che compongono il lavoro ‘Internat’ di Carolyn Drake sono state realizzate tra il 2014 e il 2016 in un orfanotrofio russo, ancora operativo, in cui vengono portati giovani con disabilità, soprattutto donne che diventano adulte all’interno delle sue mure in completo isolamento.

L’autore belga Max Pinckers, nella sua opera, esplora le strategie di storytelling visivo nella fotografia documentaria e il rapporto tra estetica, immagini e soggetti. Come già in lavori precedenti, in ’Margins of Excess’, libro autoprodotto nel 2018, intreccia realtà e finzione per rivelare allo spettatore una visione più intricata del nostro mondo. Ina Lounguine è un artista ucraina, nata nel 1993 a Odessa, figlia più giovane in una famiglia di attivisti e intellettuali, cresciuta con grande curiosità e consapevolezza, portando avanti i suoi studi artistici alla Ukrainian Academy of Arts. Il suo lavoro vuole scatenare dibattiti su tematiche politiche e sociali mirando a incoraggiare il dialogo tramite metafore visive. Nel lavoro in mostra ‘In The Price Of A Black Life In America’, si focalizza sul razzismo partendo dagli eventi di Ferguson e Baltimora, e Staring Quietly At The Backwash.

Il corpo di lavoro di Lucie Khahoutian, artista visuale armena di Erevan, aspira a creare un incontro tra la cultura visuale contemporanea occidentale e quella armena tradizionale. Le sue opere affrontano una vasta gamma di argomenti, pur essendo molto focalizzate su religione, spiritualità e questioni mistiche. In ‘With all this darkness round me i fell less alone’ il punto di partenza della serie era il rapporto tra isolamento e follia.

Piergiorgio Casotti ed Emanuele Brutti in ‘Index G - discontinuità tra sistemi spaziali umani adiacenti’, partono dall’indice di Gini, una misura statistica di disuguaglianza, per indagare il fenomeno della segregazione residenziale. Un lavoro, pubblicato nel 2018, svolto nelle periferie degli Stati Uniti in cui il fenomeno è in aumento e si manifesta oggi in macro aree geografiche. ‘125’ di Paolo Ciriegia nasce dalla rielaborazione dell’esperienza dell’autore nel conflitto russo-ucraino del 2014, rievocazione del bagno di sangue di Piazza EuroMaidan a Kiev in cui centoventicinque persone morirono sotto il fuoco della polizia ucraina. ‘Azimuths of Celestial Bodies’ è un viaggio autobiografico che il giovane fotografo Francesco Levy racconta attraverso la storia della sua famiglia. Una reinterpretazione di ricordi tramandati che attraversa guerre e migrazioni ed arriva fino a noi sotto forma di diario per immagini.

Filippo Venturi, vincitore del Premio Portfolio Italia 2017, esporrà il pluri-pubblicato progetto ‘Korean Dream’ ultimo capitolo della sua ricerca nella penisola Nord Coreana attraverso le cui immagini si percepisce il controllo pervasivo che si respira a Pyongyang: dai parchi giochi agli imponenti teatri, dalle piscine alle sala biliardo, ogni cosa sembra congelata. Andrea e Magda, vincitori del Premio Pesaresi 2017, sono una coppia di fotografi che lavora nell’area del Medio Oriente. Il lavoro che hanno svolto, grazie ai contributi del premio e che sarà in mostra a Savignano, è Rawabi: una serie di immagini che racconta l’omonima città palestinese progettata e realizzata in Cisgiordania dal miliardario palestinese-americano Bashar Masri.

Špela Volčič, vincitore del Premio SI FEST / Portfolio 17 ‘Lanfranco Colombo’ con il lavoro ‘Et Fiat Lux’, espone le sue tavole traendo ispirazione dallo stile pittorico della natura morta olandese, realizzando ritratti di una natura di plastica illuminata con una luce altrettanto artificiale ed elettrica.

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Il programma

Dopo l’anteprima di giovedì 13 settembre la 27esima edizione di Sì Fest apre ufficialmente al pubblico venerdì 14 settembre alle 18 con un parterre internazionale di autori pluripremiati, personalità del mondo della fotografia e un programma ricchissimo di appuntamenti che confermano, oggi come sempre, la kermesse di Savignano sul Rubicone come uno degli eventi di punta del settore fotografia in Italia. La cerimonia inaugurale si tiene in piazza Borghesi a Savignano sul Rubicone venerdì alle 18 alla presenza del sindaco Giovannini, dell’assessore alla Cultura Maura Pazzaglia, dei direttori artistici Roberto Alfano, Laura De Marco e Christian Gattinoni, Isa Perazzini, presidente di Savignano Immagini e Mario Beltrambini, presidente dell’Associazione “Cultura e Immagine”.

Dalle 18 alle 20 sempre in piazza Borghesi sarà aperto lo spazio interamente dedicato all'editoria indipendente ‘On being Books’ in cui saranno presenti per l’intera tre giorni gli editori: Ceiba Editions, L’Artiere, Skinnerboox, Witty Kiwi, Rvm Magazine, Postcart Edizioni, FW:Books, Archipelago, Danilo Montanari Editore, Depart Pour L’image, Ied.

Dalle 19 alle 21 dj set Gola a cura di Santarcangelo Festival per Sì Fest 18. Alle 19,30 appuntamento in Sala Allende a palazzo Martuzzi per il taglio inaugurale della mostra Internat di Carolyne Drake alla presenza dell’autrice e in contemporanea apertura di tutte le mostre di Sì Fest e Sì Fest Off che resteranno visibili fino alle 24 del 14 settembre e a seguire, dalle 9 alle 01 di sabato 15 settembre e dalle 9 alle 20 di domenica 16.  Altro momento clou della prima giornata la proclamazione dei lavori vincitori del Premio Pesaresi promosso dai Comuni di Savignano sul Rubicone, Rimini, Forlì e Ravenna. L’appuntamento è alle 21,30 in piazza del Torricino alla presenza di Lina Pallotta, presidente della giuria del premio, Pazzaglia, Denise Wolf di Aperture, Claudio Corrivetti di Postcart Edizioni, Isa Perazzini e i direttori artistici. Nell’occasione sarà presentato il libro “Il tempo di un viaggio” tratto dalla mostra sulla Transiberiana presentata a Sì Fest 17.

Durante le giornate inaugurali molti saranno i momenti di scambio e confronto non solo per gli addetti ai lavori; Sì Fest 18 propone incontri in spazi aperti per coinvolgere il maggior numero di persone e appassionati. Oltre alle letture portfolio, appuntamento ormai fisso per gli addetti ai lavori, ci saranno gli ‘On BeingTalks’ con gli autori presenti in questa edizione (Max Pinkers, Richard Renaldi, Andrea e Magda, Caroline Drake, Murray Ballard, Camille Léveque) e incontri ‘Open’ tra i quali l’appuntamento di presentazione della mostra ‘Ferdinando Scianna: viaggio, racconto, memoria’  alle 17 del 15 settembre in piazza Amati.

Gli appuntamenti con SI FEST 18 proseguono nelle giornate del 22, 23, 29 e 30 settembre con l’apertura al pubblico delle mostre in programma nella giornata del sabato dalle 15 alle 19 e nella giornata della domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Domenica 23 settembre tornerà SI FEST JUNIOR (dalle 16 alle 18 presso la biblioteca Ragazzi in corso Vendemini, 57), laboratori di piccole pratiche fotografiche per bambini e bambine a cura di Katrièm associazione (prenotazioni presso organizzazione@savignanoimmagini.it).

Novità assoluta sarà anche la proiezione del video ‘The Way We Live Now’, uno slideshow che racchiude i lavori di tutti gli autori selezionati per la Aperture Summer Open, uno spaccato della fotografia emergente mondiale (in piazza del Torricino il 15 settembre in seconda serata). Domenica 16 settembre, in piazza Borghesi, sala Accademia dei Filopatridi, alle 18, la proclamazione del Premio SI FEST/ Portfolio “Lanfranco Colombo” e la conclusione. A seguire serata djset con Gola. Dopo le giornate inaugurali le mostre continuano fino al 30 settembre.


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