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Un salto dal genovese al dialetto romagnolo, ecco "Il Mediterraneo di De Andrè"

Dal dialetto genovese in cui scriveva le canzoni De Andrà nell'album "Crêuza de mä" al dialetto romagnolo il salto è breve. Anche se sono due dialetti diversi il concetto è uguale perché entrambi passano per la valorizzazione di un patrimonio locale, per le radici di un popolo. 

E' proprio con questo spirito che Manuela Gori, appassionata di dialetto romagnolo e organizzatrice di eventi sulla poesia romagnola e sulla lingua italiana, ha voluto fortemente lo spettacolo "Il Mediterraneo di De André" con Andrea Martina e Giuseppe Fioranti, che va in scena mercoledì 15 maggio alle 21 al teatro parrocchiale don Alfredo Paganelli in via Vittorio Veneto a Montiano. Lo spettacolo, organizzato dalla Parrocchia e coordinato da Manuela Gori, è tratto dall'omonimo libro di Andrea Martina e accompagnato dalla voce e dalla chitarra di Giuseppe Fiorante. E' un viaggio nel mare creativo di De André che parte dalla sua crisi artistica del '77 passa dal sequestro in Sardegna e arriva al 1984 anno in cui pubblica insieme a Mauro Pagani il suo capolavoro "Crêuza de mä", un universo che abbraccia generi e stili diversi, riuscendo a unire musica d'autore a dialetti mediterranei, passando anche da artisti come Pino Daniele e Domenico Modugno. Il tour "Il Mediterraneo di De André" prosegue a Parma, Carpi, Cremona e Bologna. Quello di Montiano, quindi, è un appuntamento da non perdere. Ingresso 5 euro. 


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