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Venerdì sera al Verdi è guerra al "due di picche": arriva Zanza

I nostalgici della "dolce vita" in Riviera forse si ricorderanno di Zanza, al secolo Maurizio Zanfanti, il leggendario tombeur de femmes che negli anni '80 fece strage di cuori fra le turiste straniere giunte a Rimini e Riccione per l'estate. 
Il mondo è andato avanti, Zanza si è ritirato a vita privata, ma di certo non è passata la voglia di fare nuovi incontri.
E così, complice una tecnologia 2.0, oggi è possibile superare il primo scoglio - la paura del classico "due di picche" - grazie ad una nuovissima app (un'applicazione studiata per dispositivi Mac e Android) che prende il nome dall'indimenticato "re dei vitelloni".
La sperimentazione di questo "gioco delle coppie" di ultima generazione è in programma per venerdì 12 febbraio presso il Teatro Verdi, promotore di una vera e propria serata a tema.

Zanza, app sviluppata da Fabio Zaffagnini (la mente che ha dato origine al fenomeno Rockin'1000) insieme ai collaboratori della sua start-up, ha come obiettivo quello di stimolare gli incontri reali in un locale pubblico attraverso un meccanismo semplice ed intuitivo da attivare tramite smartphone, per superare la paura del primo passo e approdare infine ad una nuova conoscenza diretta. 
Il funzionamento di Zanza è davvero facile: una volta scaricata, la app si attiverà solamente nella serata di venerdì per chi sarà presente al Verdi, che potrà allora registrare il proprio profilo (nome e foto) sul programma. A questo punto, la persona si troverà un elenco di tutti i profili dei frequentatori del locale. Esprimendo qualche preferenza di base (sesso, range di età) si potranno "scorrere" i profili degli altri partecipanti alla serata cliccando un "like", il tasto di gradimento, a chi sarà di proprio interesse. Se anche dall'altra parte la persona, tramite lo stesso procedimento, cliccherà il "like", ad entrambi risulterà visibile la combinazione (che se invece sarà solo univoca, rimarrà nascosta). Solo se il riscontro sarà reciprocamente positivo, insomma, si uscirà allo scoperto, e si potrà decidere se procedere alla conoscenza vera e propria al bar, dove il locale offrirà uno shottino (fino ad un massimo di tre per tre incontri).

Il sistema è leggermente diverso rispetto ai tradizionali siti di incontri (primo fra tutti Tinder, ma sono sempre di più e sempre più usati anche dalle nuove generazioni): Zanza è circoscritto ad un luogo fisico ben preciso e per un tempo definito. Lo scopo non è quello di chattare - cioè di messaggiare virtualmente con uno sconosciuto - bensì quello di concretizzare al più presto un incontro fra due persone, senza l'imbarazzo della partenza. Se infatti l'interesse c'è da entrambe le parti, le due persone in oggetto partono avvantaggiate e a quel punto il gioco - perchè di questo si tratta - inizia davvero, e ognuno dovrà sfoderare le proprie qualità per farlo durare il più possibile.

"In futuro si può pensare di vendere la app anche ad altri locali, se funziona", spiega Zaffagnini, "per ora la partnership con il Verdi ci aiuterà a perfezionarla: stiamo già valutando una miglioria per poter riformulare le scelte di gradimento in tarda serata, quando per un motivo o per l'altro si tende ad essere meno selettivi". 

Si faccia avanti dunque chi è in cerca di nuove conoscenze, anche perchè, si sa, San Valentino è proprio dietro l'angolo.


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