Politica

Persone, lavoro e la Cesena di domani: in trenta pagine il programma di Lattuca a 360 gradi

Sanità, immigrazione, welfare, sicurezza sono solo alcuni degli argomenti del programma di Lattuca: scopriamolo a 360 gradi

Enzo Lattuca, candidato di centrosinistra, in 30 pagine presenta il suo programma, sottoscritto anche dalle altre cinque liste che lo sostengono (Pd, Pri, La Sinistra Articolo 1, Cesena 2024, Popolari per Cesena - legati a Lattuca da un patto esterno). "La società in cui viviamo, negli ultimi anni, è stata attraversata da radicali trasformazioni - scrive il candidato sindaco - per questo la progettualità che ha guidato lo sviluppo di Cesena negli ultimi decenni può dirsi completata. Ora ci aspettano nuovi bisogni e nuove domande. E' anche il tempo del coraggio - si legge - coraggio di vedere la realtà per quella che è ripartendo da punti cardinali che, pur non ambendo alla completezza, si pongono come riferimenti. Noi vogliamo chiamarli principi non negoziabili, e sono la memoria storica dell'antifascismo, la centralità della dignità della persona e il rifiuto delle diseguaglianze come scelta etica, di giustizia sociale e pragmatica nell'agire politica e amministrativo. I punti fondamentali in pochissime parole? Scuole dell'infanzia gratuite e con classi con non più di 20 alunni, H24 in cardiologia, mensa sociale, sostegno al lavoro per i giovani, risorse per lanciare il turismo culturale, naturalistico e sportivo, più attenzione a quartieri e frazioni, rivalutazione dei quartieri come organismi importanti per migliorare la coesione e la sicurezza sociale.  

Il programma di "Cesena è davanti a noi" si compone di 4 parti: la Cesena dei molti (la città che si prende cura delle persone); la Cesena al lavoro per lo sviluppo e la crescita (la città che promuove l'impresa e la qualità del lavoro); la Cesena da (ri)disegnare insieme (la città di domani) e la Cesena, città in cui si vive bene. Ogni parte ha dei sottotitoli che riguardano tematiche analizzate più dettagliatamente. 

LA CESENA DEI MOLTI

Infanzia 

Scuole dell'infanzia gratuite e con non piú di 20 iscritti. Più centri estivi e una settimana di approfondimento sui temi dell'educazione in collaborazione con gli uffici scolastici e regionali. 

Anziani

Nuovi servizi residenziali e nuove risposte basate sulla domiciliarità e sulla coabitazione. In particolare serve un pronto intervento nella fase di difficoltà più acuta e una sviluppata rete di assistenti familiari. 

Povertà

Forme di sostegno a progetti di vita personalizzati. Istituzione di una mensa sociale per la città aperta a tutti e due dormitori dislocati in due punti diversi della città  con diversificazione degli orari di accesso . 

Disabilità 

Piano pluriennale di eliminazione delle barriere architettoniche per rendere la città accessibile a tutti. Valorizzazione del ruolo fondamentale del Terzo Settore e della cooperazione sociale di inserimento lavorativo che in città ha già esperienze d eccellenza. Maggior sostegno ai centri diurni e residenziali.

Immigrazione 

Bisogna agire in senso opposto rispetto a quanto si è fatto a livello nazionale intraprendendo una vera politica locale per l'accoglienza e l'inclusione.favorire la presenza anche a livelli di quartiere di mediatori culturali  e nuovi servizi. Piena trasparenza nell'uso di risorse pubbliche prevedendo ove possibile standard qualitativi più elevati rispetto ai criteri nazionali. 

Politiche per le pari opportunità 

Favorire la cultura delle Pari Opportunità e il superamento degli stereotipi, incentivando la collaborazione con le associazioni, con i sindacati e con le istituzioni scolastiche. Sostenere l’attivazione del centro territoriale (non solo comunale) dedicato alle donne vittime di violenza e le azioni di inclusione sociale a difesa delle donne più vulnerabili (in particolare donne migranti, in costante aumento), predisponendo forme di sostegno alla maternità, in particolar modo per le lavoratrici autonome.

Giovani e Famiglia

In questo ambito vanno pensate nuove politiche per incentivare l’autonomia abitativa dei giovani e per favorire la natalità. Occorre mantenere e rafforzare (anche finanziariamente) la proposta della città dedicata ai giovani, anche attraverso una rinnovata progettualità che riguardi tutti coloro che sono impegnati nel servizio civile e nell’università.

Per quanto riguarda dare spazio alle capacità espressive dei giovani occorre, in primis, dotare il nostro comune di strutture e fondi che - in un continuo confronto con tutto l’associazionismo - consentano di mettere in campo nuovi progetti e nuove energie, che favoriscano le forme espressive e di linguaggio dei giovani e le nuove forme artistiche che spesso si rinvengono fra questi. Crediamo, in questa prospettiva, si possa costruire un cartellone estivo delle forme espressive giovanili di qualità, coinvolgendo nella realizzazione le eccellenze presenti sul territorio (associazioni culturali, compagnie teatrali, artisti, gruppi musicali, circoli...) e magari utilizzando spazi inusuali della nostra città, delle nostre frazioni e dei nostri quartieri.

Pensiamo si possa creare un centro di aggregazione per ognuno dei quartieri del nostro territorio offrendo a tutti i ragazzi (e alle loro famiglie) luoghi di ritrovo “protetti” gestiti dalle associazioni: luoghi in grado di offrire un’alternativa al solito bar, panchina del parco od allo smartphone. Va inoltre potenziata e sviluppata l’attività dell’Informagiovani perché essa costituisce uno dei pochi canali di contatto tra le istituzioni e i giovani. Altra ottima iniziativa da sviluppare ulteriormente è “Estate-attivi” dove centinaia di ragazzi hanno in estate per alcune settimane un approccio con il mondo lavorativo nelle realtà associative e nelle istituzioni. In ultimo, come servizio fondamentale per gli studenti universitari, sarà importante garantire - in dialogo con l’università e le associazioni studentesche - la presenza di aule studio con apertura fino a mezzanotte 7 giorni su 7.

Sanità

Programmazione a livello romagnolo dei servizi ad alta specializzazione, garantendo invece alle realtà territoriali quelli che devono restare presenti nei singoli distretti. Il progetto del nuovo ospedale, e soprattutto la certezza del suo finanziamento da parte dello Stato, è senza dubbio l’elemento fondamentale per il futuro della nostra sanità. Occorre nel frattempo dedicare maggior attenzione alla qualificazione dei servizi e alla valorizzazione delle professionalità attualmente presenti all’ospedale Bufalini a partire dalla riqualificazione-riorganizzazione pronto soccorso e dal ripristino immediato del servizio di emodinamica h24 presso il reparto di cardiologia.

CESENA AL LAVORO PER LO SVILUPPO E LA CRESCITA

Per rilanciare l’economia della nostra città, occorre lavorare su tre linee tra di loro complementari:

1) valorizzare le vocazioni, le eccellenze e i vantaggi competitivi del nostro territorio, investendo in idee e risorse nei nostri settori chiave (agroalimentare, manifatturiero, wellness, Information and Communication Technologies) per rendere riconoscibile il brand “Cesena”, a sostegno di tutta l’economia locale, con particolare riferimento al settore ricettivo e turistico;

2) rilanciare una nuova imprenditoria cesenate incentivando le micro imprese attive nei settori del commercio, servizi e agricoltura, per una maggiore presenza nelle nostre frazioni;

3)rendere ricettivo il nostro territorio verso forme di nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo, di carattere tecnologico e/o sociale, e preparare i cesenati alle nuove sfide del lavoro.

Impresa innovativa

Centrale, in quest’ottica, appare la riorganizzazione delle politiche fiscali per le imprese e la creazione di specifiche misure in favore delle imprese innovative nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero e dei servizi alle imprese. Occorre comunque passare dalla logica del contributo una-tantum alla promozione di un contesto strutturalmente favorevole in particolare per le imprese virtuose.

Lavoro, occupazione, formazione

Riteniamo prioritario sviluppare una maggior connessione tra i bisogni formativi delle aziende e l’offerta del territorio, anche attraverso nuove piattaforme vicine al concetto di incubatori. Occorre poi attivare politiche a sostegno della prima occupazione, incentivando i giovani della fascia 18-28 anni alla ricerca di un primo posto di lavoro presso le imprese del territorio. Il Comune dovrà adoperarsi affinché gli enti preposti diano ampio spazio all’autoimprenditorialità, sia nell’orientamento scolastico che nelle politiche attive per il lavoro, quale concreta possibilità di realizzazione personale. 

Infrastrutture e trasporti

Per quanto riguarda la rete stradale la priorità assoluta riguarda gli investimenti sulla E45, il completamento del Lotto 0 della Secante, i collegamenti con il porto di Ravenna e con l’aeroporto di Bologna, mentre per quanto riguarda il trasporto ferroviario l’obiettivo è quello di essere connessi alla rete dell’Alta Velocità. Occorre fare di questa realtà una grande occasione di rinnovamento e di sviluppo per il settore della logistica. Esiste un Piano Regionale Integrato dei Trasporti, ma il Comune deve e può avere un ruolo più attivo facendosi promotore di una strategia romagnola dei trasporti come primo passo verso la costituzione, anche sul piano istituzionale, dell’Area Metropolitana Romagnola. Un’attenzione particolare andrà rivolta ai collegamenti tra la città e la costa.

Semplificazione e fisco

Semplificazione burocratica per l’impresa e per il lavoro. In tale ottica sarà impegno imprescindibile quello di portare lo sportello per le imprese allo stesso livello di efficienza dello sportello per il cittadino, investendo in digitalizzazione dei processi e formazione del personale interno. Occorre poi dare un segnale di attenzione soprattutto alle attività commerciali e artigianali nelle frazioni, valutando la riduzione dell’IMU per le imprese titolari dell’immobile strumentale.

Turismo

Occorre lavorare per la costruzione di un “prodotto turistico” romagnolo che trascenda e integri quello della riviera, attraverso la partecipazione alla “Destinazione Romagna”. Per farlo bisogna partire dalla valorizzazione dei prodotti di eccellenza agroalimentare del nostro territorio, della qualità della vita della Romagna, dei nostri paesaggi e della nostra cultura. In questa prospettiva il concetto di wellness può assumere centralità, a condizione che parta dalla piena valorizzazione del patrimonio umano, sociale, storico, artistico, naturale ed enogastronomico del territorio.Il rilancio della presenza turistica passa anche dalla valorizzazione della nostra identità di città Malatestiana come caposaldo della nostra off erta culturale. Occorre pertanto rivolgere particolare attenzione all’implementazione dei servizi di accoglienza turistica all’interno della Biblioteca Malatestiana e del Museo archeologico, nonché a progetti che rendano più facile l’accesso alla Rocca Malatestiana, ipotizzando un collegamento con Piazza del Popolo.

Agricoltura

Un ruolo strategico nelle politiche economiche comunali deve essere riservato agli interventi nel settore agricolo, vero e proprio patrimonio cittadino ed elemento identitario del nostro territorio. La propensione agricola del nostro territorio deve essere rinnovata, facilitando la collaborazione tra Comune, Fiera, Mercato Ortofrutticolo, Istituto Tecnico Agrario, Università, Associazioni dei produttori per l’innovazione del settore come occasione per lo sviluppo di nuove imprese e come possibilità occupazionale per i giovani. Infine si propone di diffondere in tutta la città l’esperienza dei mercatini dei produttori agricoli, già sperimentata con successo sul lungofiume.

Legalità

Non esiste sviluppo dell’economia e del lavoro senza che ciò avvenga nel rispetto pieno della legalità e del valore fondante della tutela della salute e della dignità dei lavoratori. Impegno costante dell’Amministrazione dovrà essere quello di mettere in campo politiche attive di prevenzione dei fenomeni del caporalato.

CESENA DA (RI)DISEGNARE INSIEME

Consumo di suolo a saldo zero

La nuova legge regionale sull’urbanistica, raccogliendo le decisioni del Parlamento Europeo, introduce il concetto di “consumo di suolo a saldo zero” entro il 2050, dando la possibilità di derogare al massimo del 3% (esaurito il quale scatta il saldo zero) solo per nuovi insediamenti produttivi ed interventi di edilizia sociale. A Cesena ci sono le condizioni affinché il margine del

3% non venga utilizzato, e si inizi subito a pianificare tutto a “saldo zero”.

Rigenerazione partecipata degli spazi pubblici 

Va prestata massima attenzione alla cura degli spazi verdi della città (non solo i grandi parchi ma anche i piccoli inserti verdi sparsi nel tessuto urbano). Per gestire con efficienza ed economicità interventi così diffusi sul territorio urbano occorrerà puntare su un nuovo coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei volontari (anche attraverso il progetto Attiviamoci) e sulla creazione di uno sportello di segnalazione dei piccoli interventi di manutenzione che renda effettiva la presa in carico immediata dell’intervento di manutenzione e la comunicazione entro 7 giorni circa la possibilità e la tempistica dell’intervento.In questi anni l’investimento per la riqualificazione del Centro Storico è stato colossale. Bisogna allargare il perimetro delle riqualificazioni alla città subito fuori le mura fino ad arrivare alle periferie. In quest’ottica si propone la riqualificazione a minimo impatto ambientale degli argini del fiume Savio fra il ponte Vecchio e il ponte Nuovo, con la creazione di sentieri ciclopedonali per passeggiare e fare sport, in un’ottica di “ricucitura” del territorio urbano con il fiume ed i suoi paesaggi. Infine, meritano di essere riconsiderati i progetti di recupero di edifici di valore storico caratterizzati da una posizione strategica, quali ad esempio l’ex Mulino di via Curiel, l’ex Lazzaretto e il palazzo ex Roverella.

Rigenerazione spazi privati

Obbiettivo fondamentale del processo di rigenerazione degli spazi privati dovrà essere quello di incentivare interventi di ristrutturazione e sostituzione edilizia diretti a migliorare la qualità urbana ed architettonica, nonché l’efficienza sismica ed energetica del patrimonio edilizio. Occorre pertanto rendere più snella e semplice la burocrazia di settore, con un sistema premiante a favore della riqualificazione e attraverso incentivi economici, regolamentari e volumetrici che favoriscano la sostituzione edilizia più del semplice recupero. La vera nuova sfida è infatti costituita dalla rigenerazione degli spazi: vanno incentivati gli interventi privati di recupero oltre i benefici fi scali del 50% e del 65%, andando oltre la riqualificazione energetica e strutturale.

In questo ambito andrà assunto quale obbiettivo primario anche il rilancio della cooperazione nel settore dell’edilizia quale strumento chiave per l’attuazione, socialmente ed economicamente sostenibile, delle politiche di rigenerazione pubblica e privata.

Politiche abitative

Le politiche abitative devono essere al centro dell’azione pubblica, con interventi mirati per garantire un accesso alla casa alle giovani coppie, a nuclei familiari in difficoltà, a studenti. Se è vero che la costruzione dal nulla di nuovi alloggi popolari risulta attualmente difficile, nuove politiche per il diritto alla casa possono essere egualmente perseguite attraverso una strategia articolata: è necessario attaccare il patrimonio privato degli alloggi sfitti ed inutilizzati, attraverso accordi con

le banche per la gestione o l’acquisizione di detto patrimonio, coniugando tale iniziativa con innovativi bandi per l’ottenimento della gestione degli immobili privati. Si deve poi sfruttare al meglio l’opportunità fornita dal primo comparto del quartiere Novello, da un lato garantendo una gestione socialmente orientata delle assegnazioni e per altro ampliando le opportunità di locazione ed affitto con riscatto. Vanno incentivate nuove forme dell’abitare dal cohousing ai condomini solidali per creare una nuova socialità abitativa. Occorrerà rafforzare l’operatività del fondo di sostegno all’affitto e creare un fondo di garanzia per i giovani che intendano acquistare una prima casa. Andrà, infine, sostenuta la strategia regionale turnover nell’assegnazione degli immobili di ERP. Va garantito il massimo sforzo nell’utilizzo dell’invenduto e sulla promozione di interventi ERP. In Europa l’Italia è il fanalino di coda per interventi di edilizia residenziale pubblica. 

Quartieri e non periferie

È fondamentale, prima di tutto, il riconoscimento delle “energie sociali” presenti nei quartieri (associazioni e comitati assai diffusi sul territorio), attraverso il supporto alla loro emersione ed il sostegno al loro consolidamento. Occorre – partendo da quelli più periferici – istituire nei quartieri sportelli di primo ascolto e accoglienza delle difficoltà dei cittadini. Gli sportelli saranno organizzati con la presenza di assistenti sociali e mediatori culturali. I quartieri, come organismi di partecipazione a elezione diretta, dovranno inoltre essere rivisti nelle loro funzioni, garantendo loro un ruolo centrale nella definizione delle priorità e dei piani di intervento, attraverso un collegamento costante e rafforzato con l’Amministrazione comunale.

Mobilità sostenibile e accessibilità 

Tratto caratteristico della Cesena del futuro dovrà essere quello di una rinnovata attenzione ad una mobilità

sostenibile che miri alla totale integrazione tra i mezzi di trasporto pubblico e quelli a impatto ambientale zero.

In tale prospettiva appare strategica la realizzazione di una diffusa struttura di percorsi ciclabili urbani che si

integri strutturalmente con una migliorata e rafforzata rete del trasporto pubblico locale. La realizzazione di una bicipolitana – ovvero una rete di piste ciclabili strutturate come le linee di una metropolitana che garantisca al ciclista di raggiungere in sicurezza i luoghi cruciali della città – e della velostazione potranno garantire forme di mobilità integrata e sostenibile per la città. Per raggiungere una migliore integrazione tra nodo ferroviario e principali vie di comunicazione, e per favorire

l’accessibilità del centro storico, bisognerà impegnarsi sulla progettazione di nuovi parcheggi ai margini della

ZTL, e quindi a servizio del centro (es. Sacro Cuore) e della Stazione (es. “Mattarella”). La pedonalizzazione del centro storico dovrà inoltre condurre allo studio di soluzioni mirate che compensino la perdita di parcheggi per i residenti. Costituirà obiettivo dell’Amministrazione giungere alla completa gratuità del trasporto pubblico per studenti e anziani e progettare − con il coinvolgimento delle imprese del territorio − un nuovo sistema premiale per la mobilità alternativa nel percorso casa-lavoro. Inoltre, per incentivare ancora di più l’utilizzo dei parcheggi scambiatori, andranno resi completamente gratuiti. La città deve essere per tutti: Cesena necessita di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e di un “coordinatore per inclusione” che, all’interno della macchina comunale, metta in relazione i vari assessorati.

CESENA CITTA' IN CUI SI VIVE BENE 

Ambiente

La qualità della nostra vita è legata alla qualità dell’ambiente che ci circonda e in cui siamo immersi. Per quanto riguarda l'acqua occorre garantire un controllo efficace sugli enti coinvolti nella gestione dell’intero ciclo dell’acqua, bene

pubblico per eccellenza; incentivare l’uso di acqua del rubinetto e delle Case dell’Acqua, da portare in ogni quartiere; aumentare gli investimenti per la sostituzione della rete e per il risanamento del Cesuola; provvedere all’elaborazione di una programmazione comunale per la regimazione idraulica, manutenzione dei corsi d’acqua, realizzazione di canali scolmatori, casse di laminazione delle piene, (Case Finali, territorio altamente critico in caso di esondazione del Rio Marano), recuperare e migliorare i sistemi fognari di acque bianche divenuti insufficienti a causa della grande inurbazione; stabilizzare le aree a rischio di frana, protezione di pendio per la caduta massi. Per quanto riguarda l'aria vanno intensificate le azioni di miglioramento della qualità dell’aria, sia nelle scelte pubbliche sia promuovendo scelte virtuose private, usando tutti gli strumenti a disposizione; bisogna sensibilizzare i cittadini circa i rischi dell’amianto e prevedere forme di incentivo per lo smaltimento di manufatti in Eternit da parte dei privati. Potenziare, in accordo con gli enti preposti. Anche sulla terra bisogna lavorare, investendo maggiori risorse per prevenire il dissesto idrogeologico e per la prevenzione anti-sismica, intercettando finanziamenti. Sui rifiuti va ridotta la produzione di rifiuti ed aumentata la raccolta differenziata; bisogna anche impegnarsi al fine che la gestione del servizio abbia come obiettivi primari il raggiungimento della tariffa puntuale (si paga in base alla quantità di rifiuti non riciclabili prodotti) ed una percentuale di raccolta differenziata pari almeno al 70% in tutta la città nonché un’ulteriore riduzione dei rifiuti prodotti. Sanzioni a chi non conferisce in modo corretto. 

Cultura

Anche sui temi culturali, così come per la valorizzazione e la promozione turistica, dobbiamo avere la consapevolezza di agire entro un sistema territoriale che ha i suoi punti punti di eccellenza e specifiche peculiarità. Serve allora sviluppare la «Piattaforma culturale romagnola», con nuove relazioni e nuove concezioni della politica culturale, a partire dalla programmazione degli eventi e dalla gestione dei servizi. Ulteriore punto chiave sarà tornare ad investire nelle professionalità interne all’Amministrazione nel settore cultura e, all’interno di esso, negli ambiti che negli anni si sono maggiormente indeboliti, a partire dal Centro Cinema Città di Cesena. La collocazione del Centro Cinema all’interno dei locali della Biblioteca è una soluzione sulla quale il confronto delle diverse opinioni non può considerarsi concluso. Tale soluzione andrà pertanto monitorata nei prossimi anni, anche parallelamente alla concreta possibilità del recupero di altri edifici pubblici cittadini a vocazione culturale, come il San Biagio e Palazzo Guidi.

Per poter procedere a definire compiutamente la sede delle principali istituzioni culturali si dovrà completare l’opera di recupero degli edifici della città a vocazione culturale, a partire dal complesso del San Biagio e da Palazzo Guidi. Infine andranno sostenute le nuove iniziative culturali che interesseranno Casa Bufalini, il Ridotto del Teatro Bonci, Palazzo Mazzini-Marinelli e la Pinacoteca della Città a Palazzo Oir, che nascerà grazie alla collaborazione tra Ministero dei Beni Culturali, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Infine, la riqualificazione degli spazi della Pinacoteca della Città a Palazzo Oir, che nascerà grazie alla collaborazione tra Ministero dei Beni Culturali, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, potrà svolgere la funzione di nuovo centro per eventi culturali - Gallery, Library, Art, Museum (GLAM) - attraverso l’integrazione delle collezioni comunali e della Fondazione con con la mostra Fioravanti.

Sport

Centrale, in primis, varare un concreto piano di investimenti per la riqualificazione degli impianti sportivi (con particolare attenzione a quelli presenti nelle frazioni) e della piscina comunale, ripensando alla loro funzione, oltre a quella sportiva. Per

fare questo, occorrerà dotarli di servizi funzionali alla gestione pomeridiana dei ragazzi e delle famiglie. Servirà poi prevedere maggiori collegamenti con i mezzi pubblici, istituendo fermate ad hoc laddove mancano.

Sicurezza

Le nuove sedi del Commissariato di Polizia e della Caserma dei Carabinieri impongono una equa dotazione di personale per il territorio cesenate parificata a quella delle città capoluogo di Provincia. L’attivazione del Controllo di Vicinato rappresenta uno strumento sussidiario di sicurezza partecipativa che richiede il coordinamento dell’Amministrazione come tramite tra le segnalazioni dei cittadini e la capacità di intervento delle forze dell’ordine. Da ultimo occorre completare il progetto di videosorveglianza pubblica e incentivare le imprese e i privati alle installazioni di sistemi di sicurezza. 


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