Politica

Caro autobus, botta e risposta tra i sindaci di Bagno e Mercato e Ombretta Farneti

"Probabilmente, il silenzio della Farneti sull’immobilismo di altri nostri colleghi collassa con le sue strategie politiche", attaccano

Il sindaco di Mercato Saraceno, Monica Rossi, e quello di Bagno di Romagna, Baccini Marco, tornano sul tema della contribuzione ai costi per il trasporto pubblico locale dopo l’intervento della consigliera di minoranza mercatese Ombretta Farneti. "La consigliera Farneti - dichiarano i due sindaci della Valle del Savio - critica il ritardo della nostra presa di posizione, ma probabilmente è lei che si è svegliata tardi, quando invece stiamo lavorando al problema da oltre un anno a questa parte, tra l’altro facendoci anche capofila degli altri comuni di piccole e medie dimensioni, che invece sono stati totalmente assenti su questa partita. Probabilmente, il silenzio della Farneti sull’immobilismo di altri nostri colleghi collassa con le sue strategie politiche".

"In ogni caso, ciò che è emerso nel consiglio comunale di Mercato altro non è che la doverosa comunicazione di un problema che ad oggi ha trovato solo una soluzione parziale, per la cui definizione stiamo ancora lavorando a tutti i livelli, dal bacino provinciale alla Regione", affermano i due primi cittadini. Il tema è quello del modo della ripartizione dei contributi consortili previsti per il 2018 dall’Agenzia mobilità romagnola (Amr), che per il bacino di Forlì-Cesena incide in maniera sostanziale, prevedendo aumenti di diverse decine di migliaia di euro, soprattutto per i Comuni più piccoli delle aree collinari e montane. Gli aumenti pesano per Verghereto per 37mila euro, per Bagno di Romagna per 90mila euro, per Sarsina per 34mila euro e per Mercato Saraceno per 54mila euro.

“Al riguardo - precisano Monica Rossi e Marco Baccini - il tema centrale è quello di rivedere i criteri di riparto dei costi – oggi basati sul dato kilometrico – quantomeno all’interno del nostro bacino, riappropriandoci di scelte politiche che sappiano rispondere alle peculiarità ed alle esigenze del territorio". "Sin dall’estate scorsa, quando il problema iniziava a farsi concreto - precisa Baccini - insieme al Sindaco di Santa Sofia per la parte forlivese, abbiamo avviato un tavolo di lavoro politico e tecnico a livello provinciale per cercare di concordare azioni trasversali volte a limitare gli aumenti a carico dei piccoli comuni. Certamente, l’ostacolo immediato è quello per cui i comuni minori non hanno i numeri per poter decidere all’interno del bacino".

"Nel frattempo, in sede di assemblea dei soci Amr, l’assessore mercatese Marika Gusman ed i colleghi sindaci dei territorio che erano presenti hanno votato contro queste pesanti ripartizioni. Nel tentativo di avanzare con il ragionamento, proprio i due sindaci di Bagno di Romagna e di Mercato Saraceno hanno personalmente portato il problema sul tavolo dell’assessore regionale Donini, evidenziando quanto la problematica gravasse per i piccoli comuni montani chiedendo soluzioni. Al di là delle valutazioni troppo affrettate della Farneti, possiamo prendere atto che il lavoro cospicuo che abbiamo portato avanti in difesa degli interessi dei nostri cittadini e delle comunità della Valle del Savio sta portando a delle evoluzioni positive - viene evidenziato -. Da una parte, infatti, lassessore Donini, che ha dimostrato di comprendere la questione, anche grazie all’intervento presente della consigliera Lia Montalti, ha dato disponibilità a istituire un fondo, di imminente approvazione, per calmierare i costi del trasporto pubblico in favore dei comuni montani. Dall’altra, all’ultima assemblea di Amr, alla quale il sindaco Baccini è intervenuto ampiamente sul tema, si è convenuto di aprire nuovamente un tavolo a livello di bacino Forlì-Cesena per rivedere i criteri di riparto dei costi".

“Nell’urgenza di tamponare questo problema - continuano Baccini e Rossi - abbiamo cercato altre soluzioni più contingenti e quindi abbiamo condiviso di stanziare la quasi totalità dell’avanzo al rendiconto 2017 dell’Unione Valle Savio – per una somma di 100mila euro – in esclusivo favore dei Comuni di Verghereto, Bagno di Romagna, Sarsina e Mercato Saraceno, per ridurre pro-quota le somme che ciascun ente dovrebbe versare ad Agenzia mobilità romagnola a titolo di contributo. Quello che abbiamo fatto ad oggi, certamente, è quanto sia stato possibile nei limiti delle nostre possibilità di piccoli comuni, ma, per smentire la consigliera Farneti, dimostra come il nostro impegno quotidiano è teso costantemente a tutelare gli interessi dei nostri cittadini, anche al di là dei confini comunali, e come l’attività silenziosa che svolgiamo tutti i giorni abbia quale obbiettivo primario quello del fare, mettendo a conoscenza i nostri cittadini delle questioni più importanti, per il dovere che siamo chiamati a rappresentare, ma sempre senza pensare ne a piangere ne ad esultare. Questo dovrebbe essere visibile anche a chi sta alla finestra, a meno che non abbia i paraocchi”.

continua ====> La replica

La replica di Farneti

"Potrebbero essere scambiate per comiche le dichiarazioni del duo Monica Rossi, sindaco di Mercato, e Marco Baccini, sindaco di Bagno, se non si traducessero, nella realtà, in una tragedia. Che è quella dei sindaci Pd dei piccoli comuni che devono soggiacere ai diktat di amministratori, sempre del Pd, ma assai più potenti o di altri centri decisionali che non guardano in faccia a nessuno, anche quando le decisioni assunte si ritorcono contro i cittadini e le amministrazioni minori”. Replica così Ombretta Farneti di Mercato Saraceno Cambia alla lunga invettiva dei due sindaci che contestano la sua presa di posizione contro l’eccessivo e assurdo rincaro dei contributi consortili per il trasporto pubblico per il 2018 deciso da Amr, la nuova agenzia della mobilità romagnola, di cui sono soci tutti i Comuni.

“La lunga dissertazione dei due sindaci si traduce anche in un boomerang – aggiunge Farneti – perché rivela la loro totale impotenza e la sudditanza di fronte allo strapotere di altri soggetti. 
Rossi e Baccini mi accusano di essermi svegliata tardi? Ma scherziamo? E’ un ‘dato di fatto’ che nella mia qualità di consigliere di opposizione ho protestato in solitaria, fin da subito, contro questo iniquo balzello e contro l’istituzione di Amr.  Ed è un altro dato di fatto che, al contrario, né Rossi, né Baccini abbiano aperto bocca in tempi non sospetti, quando ancora avrebbero potuto fare qualcosa.  Ma sono gli stessi due sindaci che ci fanno capire che sulle loro teste pende la spada di Damocle dell’Unione dei Comuni Valle Savio e del capofila Comune di Cesena di fronte ai quali non si discute, ma si ubbidisce. Soprattutto in presenza di un sindaco, che è anche presidente dell’Unione, ben poco propenso al confronto, come apparso in altre occasioni, e che decide tutto in autonomia senza minimamente curarsi dei nostri e vostri problemi".

"Certo che se aveste protestato prima, se aveste fatto prima una battaglia contro questa decisioni, mi avreste trovato al vostro fianco. Purtroppo non lo avete fatto e adesso tentate di scaricare responsabilità sulla sottoscritta? - si interroga -. Davvero poco etico, da parte vostra, e lungimirante. Anche perché al di là di vaghe promesse regionali, non spiegate affatto ai cittadini cosa accadrà in futuro. Per questo aspettiamo al varco una soluzione strutturale che non può essere solo quella tampone dei fondi dell’Unione che, tra l’altro, non coprono l’intera enorme cifra che i Comuni della Valle Savio devono sborsare.  Serve una soluzione a monte che cambi radicalmente i connotati di AMR e per questo dovete rimboccarvi le maniche e darvi molto più da fare".


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