C'è chi, in politica, abbonda di creatività, ma non di buon gusto. Alle prossime elezioni, in lizza potrebbero non esserci solo i “partitoni” che fanno abbondantemente parlare di sé per strategie elettorali, programmi, proposte o agende. Infatti c'è chi scarta queste proposte per fondare una propria realtà come il “Partito della Rivoluzione Culturale” fondato proprio a Cesena. La notizia è riportata sulle pagine web di Giornalettismo che pubblica anche il simbolo del partito: si tratta della riproduzione di un cervello, si presume umano.

Se il gusto decisamente lascia a desiderare, lo slogan è chiaro: “Pensa al tuo futuro”; su facebook, dove è pubblicato, oltre al simbolo anche il programma, si legge l'obiettivo del gruppo: “Annullamento del sistema politico attuale. Capovolgimento dei comportamenti degli attuali politici e della pubblica amministrazione”. Il fondatore è il dott. Consiglio Milantoni e, nonostante i toni, sembra faccia sul serio.

“Noi – si legge nel programma - ci rivolgiamo al Popolo italiano con un linguaggio semplice, concreto, fattivo, perché rifiutiamo il "politichese", i discorsi oceanici, inconcludenti, senza senso, tedianti e noiosi. […] Il "Partito della Rivoluzione Culturale" chiede il consenso di chi non ama i corruttori, i corrotti, le ruberie del denaro pubblico, lo spreco delle risorse pubbliche utilizzate per opere inutili”. Si rivolge inoltre a chi vuole la Magistratura libera dal potere esecutivo e a chi vuole l'uscita dall'area euro.

La pagina facebook conta 14 amici. Ancora troppo pochi per una rivoluzione.