Ho due bambine che frequentano l'asilo nido comunale. Sia io che mio marito lavoriamo e non abbiamo genitori vicini o in pensione che possano tenere le bimbe. La scelta dell'asilo comunale è stata per noi obbligata in quanto due sorelle che frequentano entrambe una struttura comunale o convenzionata hanno diritto allo sconto sulla retta della maggiore delle due, per un totale di una retta e mezza, e col nostro bilancio familiare facciamo fatica a permetterci anche questa situazione (figuriamoci due rette intere).

Il problema è che, nonostante si tratti appunto di una struttura pubblica a cui accedono anche famiglie come la mia che non hanno grandi disponibilità, il comune accorpa il pagamento della retta di due mesi. Questo significa, nel mio caso, dover pagare un totale di circa 1.300€ in un'unica soluzione senza possibilità di dilazione.

Perché non dare la possibilità di effettuare un pagamento mensile come avviene negli asili privati?

A questo si aggiunge anche il pagamento anticipato del centro estivo per poter frequentare l'asilo anche nel mese di luglio, altri 700€ entro i primi di maggio, pena l'esclusione. Mi chiedo come sia possibile che la mia sia l'unica famiglia ad avvertire questo disagio.

Sindaco, si parla tanto di agevolare il rientro dalla maternità delle mamme che sempre più spesso sono costrette ad abbandonare il loro posto di lavoro per poter seguire i figli non potendosi permettere di mandarli al nido. Basterebbero piccoli interventi per agevolare la situazione delle famiglie in difficoltà per migliorare la situazione.