Sport

Sport e psicologia, il Volley Club Cesena organizza un convegno

L’incontro è aperto al pubblico ed è gratuito. I temi trattati sono di stretta attualità, si intersecano a doppia mandata con le dinamiche dello sport, rivolgendosi ad una vastissima platea.

Maurizio Morganti, presidente del Volley Club Cesena, con Cristian Castorri, assessore comunale allo sport

Si intitola ‘Zone di conflitto, responsabilità e competenze relazionali’ ed è la conferenza – ovvero un percorso conoscitivo e gruppi di lavoro per adulti e ragazzi – organizzata dal Volley Club Cesena congiuntamente col Gruppo Engram e con Romagna in Volley, per lunedì alle 20.30, a Cesena, al Palazzo del Ridotto, in piazza Almerici. L’incontro è aperto al pubblico ed è gratuito. I temi trattati sono di stretta attualità, si intersecano a doppia mandata con le dinamiche dello sport, rivolgendosi ad una vastissima platea. Gianluca Iorio, psicologo clinico, parlerà di ‘Benessere relazionale ed inclusione sociale’; Arianna Gamberini, psicologa e psicoterapeuta, tratterà il tema ‘Essere genitori’; Umberto Baglietti, formatore aziendale e personal coach, parlerà di ‘Gestione dei conflitti’, ovvero tutte tematiche che coinvolgono genitori, figli, educatori, allenatori e giovani atleti.

Dopo il progetto ‘Adolesc-i-enza’ del 2013 e dopo ‘Figli ed atleti vincenti’ conclusosi due anni fa, ora l’attenzione si focalizza sulla capacità di far fronte allo stress proveniente dall’esterno e dalla pesantezza interiore; elementi che condizionano famiglie, amicizie, luoghi di lavoro e palestre, e soprattutto il benessere. Fondamentale è stata la collaborazione degli assessorati Sport e Cultura che, tra l’altro, cogliendo le finalità e lo spessore delle tematiche, ha concesso il patrocinio: «Ritengo particolarmente significativo – ha commentato l’assessore comunale allo sport Christian Castorri – il percorso avviato dal Volley Club Cesena. Un percorso che allarga lo sguardo anche fuori dal campo di gioco. In questo periodo storico è davvero importante che il mondo dell’associazionismo, in questo caso sportivo, senta il desiderio di confrontarsi con i giovani e con le famiglie rispetto a temi sempre più d’attualità e condizionanti della nostra quotidianità».

Per ‘Zone di conflitto’ si intendono le criticità nelle interazioni fra coniugi, compagni e figli, tra allenatore e giocatore, tra giovane e adulto, tra uomo e donna, e tra i ragazzi stessi. Nell’era di whatsapp, sono cambiati anche i parametri generazionali, con una crescita esponenziale delle variabili quotidiane a cui dobbiamo far fronte e alle quali ci sono spesso risposte che vengono ignorate.


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